Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Il parcheggio della discordia

Fonte: Sardegna Quotidiano
25 marzo 2013

 Castello

 

VIA CAMMINO NUOVO Un no anche da Legambiente, Zedda va avanti: lo faremo, ma se spuntano reperti ci fermiamo

Il progetto per il parcheggio in via Cammino Nuovo continua a far discutere. Da un lato gli ambientalisti, che temono per la salvaguardia delle mura, simbolo della città, dall’altro l’amministrazione Zedda che invece difende l’idea, via diretta per la pedonalizzazione del quartiere all’insegna della mobilità sostenibile. E ieri a palazzo Regio c’è stato il confronto, con l’intervento del sindaco Massimo Zedda. «Non c’è ancora niente di definitivo », ha ribattuto il primo cittadino, «il progetto è aperto alle modifiche, sono disposto a farlo saltare solo se troveremo una necropoli punica. Oggi il bastione di Santa Croce è una distesa di lamiere, noi proponiamo un parco per spostare le auto dal quartiere».

E non è cosa facile convincere i residenti a rinunciare alle quattro ruote da un giorno all’altro: «Noi offriamo una soluzione riservando 165 posti a chi ci vive, stiamo parlando di una riqualificazione che abbraccerà anche Stampace. Ben vengano le alternative, ma solo se sono realizzabili ». L’assist era diretto per lo più alle obiezioni degli ambientalisti. «Li sotto c’è della roccia» dice il geologo Fausto Pani, «incastonandoci l’ascensore potrebbe creare problemi alla stabilità della mura: l’aspetto non è stato approfondito abbastanza negli studi preliminari». Ancora Vincenzo Tiana (Legambiente): «Castello è il simbolo della città noi non siamo contrari, a patto che vengono tutelate le mura e le fortificazioni per renderle fruibili da un punto di vista culturale». «C’è qualcuno che vuole tenere tutto sotto una teca in vetro», commenta l’archi - tetto Giampaolo Lai dello studio che ha realizzato il progetto, «i problemi dello scavo della roccia possono essere risolti con la tecnologia, la gara d’appalto prevede tutta una serie di accorgimenti e di tutele.

Castello non può rimanere com’era nel Medioevo ». In realtà, visti gli autorevoli intereventi dell’ingegnere Giancarlo Suelzu (Gruppo d’Intervento Giuridico) e dell’architetto Alfonso Stiglitz, l’incontro sembrava più un convegno per esperti che un dibattito aperto ai cittadini, che, in effetti, scarseggiavano. In sintesi, se per Suelzu e Stiglitz il posteggio sotto Santa Croce potrebbe compromettere le mura, per il docente di ingegneria Italo Meloni «l’alter - nativa ai parcheggi di Castello non può essere quella di costruirne un altro. Meglio un sistema di trasporto elettrico, se si pedonalizza non si può chiudere l’accesso ai residenti». Quindi: «Manca un’idea condivisa sul futuro del quartiere storico, prima bisogna individuare i problemi e poi trovare le soluzioni». Secca la replica del sindaco Zedda: «Se avessi già un progetto pronto non staremmo qui a parlare. Non si possono semplificare i problemi, anzi, bisogna analizzare ogni sfumatura. Attenzione alle troppe lamentele, rischiano di bloccare tutto » . Francesca Ortalli