Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Bersani: non c’è nulla di impossibile

Fonte: La Nuova Sardegna
25 marzo 2013


 

Consultazioni con Comuni e volontariato. Incontra Saviano e promette misure sulle legalità. Lunedì direzione Pd

    elezioni 2013
    governo bersani


di Maria Berlinguer

ROMA. «Non c’è nulla di impossibile, non si preoccupassero nella stampa della mia psicologia ma della loro, sono solo un po’ preoccupato per il Paese». Pier Luigi Bersani, al termine della sua prima giornata di consultazioni da presidente del consiglio incaricato, smentisce i retroscena che lo hanno descritto cupo e depresso dopo il colloquio con Giorgio Napolitano di fronte a quella che ai più continua a sembrare una sfida impossibile: trovare al Senato i voti necessari per ottenere una maggioranza senza aprire al Pdl. «Devo sorridere di più? Basta che non si dica che sono pessimista», dice ai cronisti il segretario che ieri ha incontrato i rappresentanti dei Comuni e del Terzo settore a Montecitorio, sede scelta per le sue consultazioni presidenziali. Venerdì, lasciato il Quirinale, il segretario del Pd si è concesso, in compagnia della scorta, una birretta al tavolino del piccolo bistrot del centro che frequenta di tanto in tanto. E lì ha ricevuto diverse esortazioni ad andare avanti nella strada del cambiamento da alcuni ragazzi che lo hanno riconosciuto e gli hanno chiesto una foto ricordo insieme. Solo nel pomeriggio di ieri ha cominciato il giro esplorativo con i rappresentanti della categorie. Oggi sarà la volta dei sindacati. Le forze politiche le incontrerà tra lunedì e martedì. Ma le consultazioni potrebbero andare per le lunghe visto che il presidente incaricato ha intenzione di incontrare, prima di tirare le somme anche diverse «personalità».

L’ipotesi di un governissimo con il Cavaliere, rilanciata ieri dallo stesso Berlusconi come possibilità per non tornare subito al voto, continua a non essere considerata minimamente realizzabile dal segretario Pd e non solo per i sondaggi che penalizzerebbero di 10 punti il suo partito se tornasse ad appoggiare un governo con il Pdl. Bersani infatti sembra deciso a tenere fermo quanto promesso in campagna elettorale, e poi ribadito dalla direzione del Pd, con un voto all’unanimità: mai più accordi di governo con la destra. Berlusconi dal palco di piazza del Popolo ha ironizzato sulla precarietà dell’incarico ottenuto dal segretario Pd. «Dica Berlusconi se ci sono ipotesi meno precarie, non nego che la porta sia stretta, ma se mi metto al servizio di questa ipotesi non è per ambizione personale ma perché altre cose sarebbero ancora più difficili e precarie e poi in questo paese come precario sono in buona compagnia», replica Bersani. Che poi aggiunge: «Non mi vengano a parlare di concordia quelli che 5 mesi prima delle elezioni hanno lasciato il cerino in mano ad altri su danni che avevano provocato e si sono messi in libertà in campagna elettorale». Tra i democrat il fronte del no a qualunque ipotesi di governissimo con il Cavaliere sta però vacillando, alla luce del reiterato no di Grillo a qualunque forma di collaborazione. Renziani ed ex popolari rimproverano a Bersani, ancora sottovoce, l’inseguimento dei grillini. Ma Bersani non ci sta. «Noi non stiamo affatto inseguendo il M5S abbiamo percepito un’esigenza di cambiamento, quel che abbiamo fatto fin qui non è una mossa del cavallo ma abbiamo percepito che non esiste governabilità senza cambiamento», spiega. «Farò delle proposte di cambiamento sul piano programmatico se faremo un governo si vedrà che ci sono cambiamenti anche lì: ognuno si prenderà le sue responsabilità, non c’è bisogno di attaccarci, faranno quello che credono, si prenderanno le loro responsabilità», avverte. E intanto incontra Roberto Saviano per parlare di misure sulla legalità e forse del governo. Quanto al richiamo alle responsabilità, Bersani non pensa solo ai 5 Stelle, il messaggio è anche per i democratici. Il segretario del Pd tenterà fino all’ultimo di trovare i voti per dare vita al governo ma non a costo di scendere a patti con Berlusconi. Anzi a scanso di equivoci sulla ricerca di accordi sottobanco per trovare formule per agevolare la maggioranza al Senato a un suo governo, Bersani conferma che presenterà un severo disegno di legge con norme sull’ineleggibilità. Nel Pd c’è chi vuole trattare con il Pdl? Escano allo scoperto pubblicamente nella direzione convocata per lunedì dal segretario.