Colletta dei genitori per pagare le spese legali: la rivolta partita da Sant’Alenixedda si è estesa anche alla Manno e al Cima
di Stefano Ambu
CAGLIARI. Colletta dei genitori per pagare spese legali e avvocato: ora la battaglia contro il nuovo piano di dimensionamento scolastico finisce davanti al Tar.
La rivolta è partita dalla scuola elementare Sant'Alenixedda. Ma ora si sta allargando anche alle medie Manno e Cima. Mercoledì è in programma una nuova riunione delle mamme e dei papà contrari alla riorganizzazione delle scuole cittadine.
Al Sant'Alenixedda, per esempio, lo hanno giá detto chiaro e tondo in più di una occasione: i genitori non gradiscono lo spostamento dalla direzione didattica di Santa Caterina a quella di via Castiglione. All'incontro della prossima settimana parteciperà proprio l'avvocato incaricato di presentare il ricorso al Tribunale amministrativo: il legale spiegherà all'assemblea quale sarà il piano di battaglia sotto il profilo tecnico.
Nel mirino c'è proprio l'impianto della delibera approvata lo scorso febbraio dalla Giunta comunale. Bisogna ricordarlo: i bambini non saranno spostati dalle loro aule. Questo è un punto fermo ribadito a più riprese dall'assessore comunale alla Cultura Enrica Puggioni. Quello che i genitori contestano è che, con la riorganizzazione delle direzioni, ci sia il rischio del cambio degli insegnanti. Con tanti saluti alla continuità didattica. Anche se non è detto: ai docenti sarà garantita la possibilità di scegliere se stare con la vecchia direzione oppure con la nuova. E solo in quest'ultimo caso potranno continuare a seguire le classi degli scorsi anni. Altro punto critico è rappresentato dalla cosiddetta offerta formativa, il pacchetto di proposte elaborato per i propri plessi da ciascuna direzione: anche in questo caso, dicono i genitori, è una questione di continuitá. Il percorso legale non è l'unico: il comitato di protesta in questi giorni è a stretto contatto con la ottava commissione regionale cultura. Giovedì c'è stato un incontro con una delegazione di mamme e papá in rivolta. E in settimana ci sará una nuova puntata. Il malcontento, in una delle precedenti assemblee in piazza Giovanni XXIII, era sfociato in una richiesta in massa di ospitalità alla direzione didattica di Santa Caterina, quella persa con il nuovo piano di dimensionamento. Una fuga per il momento senza esito: «Ci hanno comunicato – spiega una mamma del comitato – che però non c'è posto. Siamo determinati ad andare avanti. Stiamo raccogliendo i fondi: c'è chi metterà un euro, c'è chi è disposto a metterne trecento. Ma siamo uniti e pronti a combattere sino a quando non sarà raggiunto il traguardo».