Ieri i “ciak” a Castello, oggi a Sant'Elia si girano le ultime scene del film
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John Travolta non c'è, eppure t'immagini che compaia da un momento all'altro sulla terrazza della Torre dell'Elefante. Perché quei trucchi sgargianti e i costumi così colorati ti catapultano all'improvviso sul set di Grease.
Ma qui è tutto un altro film: Piccolo Caos, il cortometraggio cagliaritano le cui riprese sono cominciate ieri a Castello. Storie personali che s'intrecciano a quelle collettive nel quartiere Sant'Elia. L'associazione stessa che dà il sottotitolo al film (“Sant'Elia Viva!”) è la culla su cui si è sviluppato “Mondi Possibili-re-inventing the city”, il programma che l'amministrazione comunale ha voluto per reinventare, appunto, la città attraverso l'arte. Ne fa parte Fiamma Mura, studentessa diciassettenne e ballerina, sul set e nella realtà: «Per me è un'esperienza importante - spiega - ho l'occasione di imparare nuovi stili da coreografi diversi dai miei». Anche Gianni Lepori, 45 anni, disoccupato, balla sul set: «Ho imparato tutto in poco tempo. Abbiamo toccato tutti i mestieri del cinema, per me è stato molto utile». Anche nella realtà il sentire personale sfocia in quello collettivo: «Ci sembra un'ottima occasione, questa, per far conoscere Sant'Elia al di là delle etichette». Centinaia di giovani e meno giovani hanno risposto alla chiamata del set, e c'è la volontà di proseguire il percorso culturale iniziato: «Per farlo - osserva la presidente dell'associazione Paola Murru - abbiamo bisogno di una sede. Il sindaco ci ascolti: non contribuisca alla ghettizzazione del quartiere».
Fine mattinata: Travolta non si è visto, ma nessuno ci fa caso. Pensano tutti al film: «Potrà partecipare ai concorsi di tutto il mondo», commenta la regista Marinella Senatore. Oggi a Sant'Elia si girano le ultime scene.
Michela Seu