Melodramma recitato dai cittadini
Motore - ciak - azione. Risuoneranno domani a Castello e domenica a Sant'Elia le tre paroline, magiche almeno quanto il cinema, annunciate dalla numerosa troupe di “Piccolo Caos”, il melodramma che diventerà un cortometraggio tutto cagliaritano eccezion fatta per la coordinatrice del progetto, la salernitana Marinella Senatore. Due giorni di riprese, i prossimi, cui seguirà il montaggio e la presentazione al pubblico martedì prossimo al Teatro Massimo.
Tutto era iniziato esattamente un mese fa negli spazi del Lazzaretto, prima con l'open call (una chiamata alle armi - artistiche s'intende - di chiunque volesse prendere parte all'iniziativa), poi coi workshop gratuiti per mostrare le nozioni base dei mestieri del cinema, il casting vero e proprio (ossia l'assegnazione degli specifici ruoli) e, infine, con la stesura di quello che si accinge a diventare il film vero e proprio. Che ora entra nel vivo e punta le telecamere su alcune delle più suggestive finestre della città: domani verranno girate alcune scene sulla Torre dell'Elefante (dalle 8.30 alle 11), al Bastione e nel ballatoio lungo via Università (16.30 - 18.30), mentre domenica in via Utzeri a Sant'Elia (8.30 - 11) e nel sentiero che conduce al faro di Cala Mosca (16.30 - 18.30).
La scelta dell'ambientazione, così come dei contenuti, è opera dei cagliaritani «in funzione soprattutto delle tempistiche di ripresa», commenta la regista, «ma Cagliari è bellissima dappertutto, quanto le persone che la abitano, ospitali e molto collaborative». Curiosi di conoscere i contenuti del film? Pazienza. Perché la regista - così come le donne dell'associazione Sant'Elia Viva - tengono la bocca super-cucita. «Posso solo dire - sorride la Senatore - che le storie narrate attingono alla vita propria o alla memoria collettiva. E che verrà utilizzato una sorta di metalinguaggio in cui il backstage convivrà armoniosamente con la fiction vera e propria». Per scoprire il resto, si può andare sul set da domani mentre saranno in azione oltre 700 persone, tra cui 150 bambini delle scuole elementari e un corpo di ballo non professionista, altrettanto numeroso, composto da ballerini dai 6 agli 86 anni d'età. E contribuire a generare quel piccolo, allegro, caos.
Michela Seu