Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Orientale, tre nuove gallerie Un'ora da Cagliari a Tertenia

Fonte: L'Unione Sarda
21 marzo 2013


Dal nostro inviato
Andrea Artizzu
 

Code snervanti sotto il sole cocente, frizioni in tilt e maledizioni saranno solo un brutto ricordo. Per Pasqua chi potrà permettersi un fine settimana all'aria aperta prepari i bagagli. Da oggi arrivare a Villasimius, Costa Rei o in Ogliastra sarà più veloce: anche 40 minuti in meno per percorrere i 64 chilometri della Nuova Orientale sino a Tertenia - San Giorgio. Ieri è stata aperto il tratto della Statale 125 che costringeva una tortuosa deviazione a Santu Lianu per poi rientrare a Is Canaleddus. Un intoppo che d'estate, specialmente durante l'orario del rientro, poteva costare anche due ore.
Gli automobilisti che dal capoluogo vogliono recarsi nella costa sud orientale, dopo l'apertura del nuovo tratto di strada, dovranno sempre, attraverso la statale 554, accedere dal bivio di Quartucciu, percorrere un tratto della vecchia 125, superare il bivio di Maracalagonis e da Gannì, percorrendo la 554 bis, imboccare la Nuova Orientale.
 

L'INAGURAZIONE Ieri mattina l'inaugurazione attesa da tempo del primo tratto della nuova statale: 6,6 km tra gli svincoli di Capo Boi e Terra Mala che collegano la Nuova Orientale Sarda al viadotto di Is Canaleddus. Al taglio del nastro, retto da Sandro Utzeri e Paolo Murgioni (due cantonieri), hanno partecipato l'assessore regionale ai Lavori pubblici Angela Nonnis, il presidente della Provincia di Cagliari Angela Quaquero, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, il vice sindaco di Quartu Fortunato Di Cesare, il capo compartimento Anas per la Sardegna Oriele Fagioli, il presidente della Todini Luisa Todini e l'amministratore unico di Anas Pietro Ciucci.
 

AREA METROPOLITANA «Si chiude finalmente il cerchio, si connette l'area metropolitana di Cagliari, attraverso la nuova Strada Statale 554, con la nuova Orientale sarda», ha spiegato l'assessore regionale ai Lavori pubblici Angela Nonnis.
 

LA SCHEDA I lavori sono stati eseguiti dalla società Todini che, con un ribasso, si è aggiudicata l'appalto da 112 milioni di euro. Il finanziamento iniziale era di 152 milioni, di cui 131 stanziati dalla Regione (i 19 milioni di differenza verranno gestiti dall'Anas per interventi futuri). Il nuovo tratto è a due corsie da 3,75 metri (una per senso di marcia) con due banchine laterali da 1,5 metri. Il tracciato comprende tre gallerie, Is Stellas (di 212 metri), Mari Pintau (1.290 metri) e Murtineddu (2.590 metri), e quattro viadotti, Rio Murtaucci (358 metri), Santu Lianu 1 (166 metri), Baccu Mandara (94 metri) e Santu Lianu 2 (76 metri). Grazie all'apertura del nuovo tratto di Orientale (aperto al traffico ieri alle 18) i tecnici dell'Anas hanno calcolato che, in condizioni di traffico normali, si potrà raggiungere l'Ogliastra, da Cagliari, in circa un'ora e mezza a 90 chilometri all'ora, il limite massimo di velocità.
 

TELECAMERE DI CONTROLLO «All'interno della galleria è stato installato un modernissimo impianto automatico di spegnimento degli incendi», spiega l'amministratore dell'Anas Ciucci. Le tre gallerie sono sorvegliate dagli addetti dell'Anas attraverso una serie di telecamere a circuito chiuso che, in maniera completamente autonoma, possono gestire gli eventi (un'auto in panne, un pedone, un incidente), segnalandoli nei pannelli luminosi esterni. Non solo, le immagini vengono trasmesse alla sala operativa dell'Anas, dove gli inconvenienti verranno analizzati e, nei casi più delicati, comunicati alle Forze dell'ordine.
 

STRADA SICURA Ciucci mette l'accento sulla sicurezza della strada. Una teoria difficile da sostenere, viste le undici croci in nove mesi (quattro appena la settimana scorsa). «L'arteria rispetta tutti i parametri tecnici imposti dalle norme. L'asfalto, nei tratti all'aperto, è drenante; il sistema antincendio è al top. Il problema - precisa Ciucci - è tutto nella velocità: nella maggior parte dei casi il motivo principale delle tragedie sulla strada». Dal palco monsignor Tiddia. «I limiti di velocità vanno rispettati, così come la segnaletica: le due strisce parallele al centro della strada vietano il sorpasso e le inversioni di marcia». L'amministratore dell'Anas analizza i rischi. «Bisogna trovare il sistema per separare il traffico». I camper, i camion, le auto e le biciclette difficilmente possono convivere sullo stesso nastro d'asfalto.