TRADIZIONI .
Più di mille partecipanti e almeno diecimila devoti e curiosi. Sono questi i numeri che saranno mossi dalle Confraternite cittadine per i riti della settimana Santa. Da domani e fino all’8 aprile in calendario un ricco programma che si snoderà per le stradine dei quartieri storici. La parte maggiore dell’impegno è proprio quella delle Arciconfraternite: il Santissimo crocifisso di piazza San Giacomo, la Solitudine della chiesa di San Giovanni, il gruppo del Gonfalone di Sant’Efisio e la congregazione degli Artieri della chiesa di San Michele. Processioni, vestizioni e momenti fortemente toccanti, sia per chi crede ma anche per chi è mosso da una semplice curiosità. «Con Pasqua si apre la stagione quasi estiva, il turismo vive un momento di crisi, tra mancanza di soldi e il caro traghetti. Per questo bisogna diversificare l’offerta - afferma Barbara Argiolas, assessore comunale al Turismo - e i riti in programma riescono a trasferire importanti emozioni». D’accordo l’assessore alla Cultura Enrica Puggioni. «I riti hanno un’enorme valenza e valore per tutta la città e oltre. Da molti anni il significato è triplice: religioso, culturale e sociale - spiega - penso alla preparazione dei cantori, sono bambini delle scuole che poi riescono a dare il meglio di loro. I riti sono un modo per riscoprire l’immenso patrimonio immateriale che custodisce la nostra città. Arciconfraternite e congregazioni fanno un ottimo lavoro, che dura tutto l’anno».
P. R