Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Master plan, 37 milioni a rischio

Fonte: Sardegna Quotidiano
19 marzo 2013

Sant’Elia

 

 LO SCONTRO Il risanamento del rione è bloccato. Area: colpa del Comune. La replica: prima sanino il loro debito

Trentasette milioni di euro, seimila persone interessate, tre enti che non si mettono d’accordo (Regione, Area, Comune) e un intero quartiere, Sant’Elia. Numeri e protagonisti, attivi e passivi, di una rivoluzione che è rimasta solo sulla carta. E stavolta non è solo un modo di dire: il master plan per la riqualificazione del rione, deciso con una delibera della Regione del 2006, è contenuto in un rapporto di un centinaio pagine di planimetrie, numeri, progetti stilato a novembre del 2011. L’ultimo passaggio di una lunga procedura, che doveva portare alla rinascita di Sant’Elia con piazze, parcheggi, aree verdi, spazi commerciali. Un intervento gigantesco con un sacco di soldi in ballo. Ma è tutto fermo. Dall’assessorato regionale ai Lavori pubblici dicono: noi abbiamo messo i soldi, trenta milioni, l’attuazione adesso spetta agli altri. Che sono Area (Agenzia regionale per l’edilizia abitativa) e Comune. La prima, ente regionale, accusa il secondo: ci devono cedere le aree per effettuare gli interventi, finché non sono nella nostra disponibilità non possiamo fare niente. Dal Municipio ribattono: noi vogliamo attuare il master plan, ma prima Area deve pagare i debiti nei nostri confronti, circa 5,6 milioni di euro. Le conseguenze di questo braccio di ferro sono due.Una situazione di stallo che va avanti da anni e, di riflesso, il rischio che i fondi vengano revocati.

IL BOTTA E RISPOSTA

«Noi siamo pronti a procedere, stiamo aspettando il Comune»: il presidente di Area Giorgio Sangiorgi aggiunge anche: «Non capisco dove siail problema, ma se Cagliari non ci cede le aree noi non possiamo fare niente. È necessario procedere con i lavori, per i quali Area ha stanziato sette milioni di euro, per evitare la perenzione dei fondi, che diventa sempre più un rischio concreto. Abbiamo inviato un sollecito anche prima di Natale, ma non abbiamo ricevuto ri- sposta. Al di la di altre questioni tra Comune e Area, bisogna partire», conclude il presidente del Cda. Ma quelle “altre questioni” sono proprio la ragione per la quale le aree non passano di mano. A spiegarlo è l’assessore comunale al Patrimonio, Gabor Pinna: «Vantiamo un credito da 5,6 milioni di euro nei confronti di Area. Soldi dovuti per canoni non pagati e altri rapporti non onorati. Prima di cedere le aree per il master plan è meglio sgomberare il tavolo da fatti pregressi e partire con un rapporto “pulito”». La ruggine tra enti si è fatta sentire anche quando c’era da presentare al governo un progetto per la vagonata di milioni del piano città: «Abbiamo chiesto la collaborazione di Area», spiega l’assessore, «ci hanno chiuso la porta in faccia». I soldi del piano città sono arrivati lo stesso, e proprio ieri la giunta ha rimodulato la destinazione di 7 milioni: oltre 4 sono stati destinati al risanamento del Borgo Vecchio. Quindi per Sant’Elia qualcosa si muove. «In un periodo di crisi sarebbe un delitto perdere i fondi del master plan», chiude l’assessore, «quindi Area sistemi il pregresso e potremo partire».

Enrico Fresu