Incontro sul progetto De Minimis
Giovani e disoccupati. Non è la rivisitazione di un noto film di Ben Stiller, ma due dei requisiti preferenziali per accedere ai finanziamenti alle imprese in regime de minimis che l'amministrazione ha attivato. Il terzo incontro con gli interessati si è tenuto ieri alla Circoscrizione 3 di via Montevecchio, «per formare cittadini informati», ha tenuto a precisare Alessandro Cossa, dirigente del servizio. Che ha, quindi, spiegato nel dettaglio il bando a favore delle nuove imprese.
Almeno la metà dei soci della futura impresa dovrà appartenere alla categoria svantaggiati, o avere un'età inferiore ai 35 anni, o essere emigrato “di rientro”, oppure avere un'età compresa tra i 50 e i 60 anni ed essere uscito dal mondo del lavoro nell'ultimo biennio. Settori favoriti dal bando saranno quelli in ambito culturale e artistico, dei media, dell'informatica, del turismo e della mobilità sostenibile. «Oltre alle categorie escluse dal regolamento dell'Ue», ha precisato Cossa, «abbiamo ritenuto opportuno non considerare le attività inerenti il gioco d'azzardo». Quanto ai quartieri, la preferenza sarà data a quelli periferici, o comunque non storici della città, «che sono invece stati valorizzati in altri progetti». Requisito indispensabile sarà, inoltre, che almeno una persona assunta risieda nel capoluogo.
In ballo ci sono 3 milioni e mezzo di euro (soldi recuperati da altri bandi) che possono aiutare a realizzare il progetto imprenditoriale di un numero di imprenditori variabile dai 70 ai 140 circa. Il finanziamento a fondo perduto pro-capite potrebbe raggiungere infatti anche 50 mila euro: «Il Comune si riserverà di verificare, per 5 anni, che la neonata azienda sia in regola coi requisiti», ha proseguito il dirigente. È prevista una proroga nella consegna delle domande: nel frattempo si potranno chiedere informazioni allo sportello dedicato, in via Sauro (prossimo incontro lunedì 25 alle 17,30, uffici di via Roma). Presenti all'incontro anche il presidente della Commissione Bilancio e Patrimonio Claudio Cugusi, che ha espresso «fiducia negli effetti positivi anche a breve termine», e l'assessore Gabor Pinna, per il quale «è opportuno dedicare risorse a chi ha voglia di scommettere sulle sue competenze».
Davanti a loro, tanti ragazzi e ragazze: potrebbero essere loro, tra non molto tempo, il futuro imprenditoriale della città.
Michela Seu