Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Crociere in aumento, ma non basta

Fonte: L'Unione Sarda
19 marzo 2013


Nel 2013 previste 98 navi. Il leader dell'Authority: «Costa se ne va? Verrà sostituita da altre società»

L'appello di Massidda: serve una svolta da commercio e istituzioni

Un 2013 in crescita rispetto all'anno precedente. Ma il 2014? I dubbi che le crociere in città possano avere un ridimensionamento c'è. L'abbandono di Costa, la compagnia che garantiva più attracchi a Cagliari, ha fatto scattare l'allarme. E invece non sarà così. Almeno a sentire le parole di Piergiorgio Massidda, presidente dell'Autorità portuale. Che non solo non fa drammi ma rilancia: «Il prossimo anno il numero di attracchi sarà comunque importante. L'abbandono di Costa sarà compensato da altre compagnie che aumenteranno la loro presenza qua da noi».
L'ABBANDONO Eppure Cagliari si è confermata una città non sempre adatta a questo tipo di turismo. E Massidda lo fa notare: «A fronte di tanti negozianti che hanno fatto sacrifici, c'è chi invece non si è comportato bene - spiega - la Costa non sta mollando solo la nostra città, ma anche Messina, Livorno e Catania. Il problema dunque non è Cagliari, anche se delle criticità ci sono».
L'APPELLO Se i croceristi sbarcano a mezzogiorno e i negozi chiudono subito dopo, per esempio, c'è qualcosa che non va: «E per questo rivolgo un appello al mondo del commercio - prosegue Massidda - magari un giorno a settimana aprano due ore dopo, ma non chiudano proprio quando ci sono in giro i turisti». E poi i servizi di trasporto: «Non ha senso concentrare tutti i croceristi in un'unica zona, i negozianti affittino un pullman in modo da portare la gente in più punti della città».
LE NUOVE COMPAGNIE Ma non tutto il male viene per nuocere. Lo spazio lasciato libero da Costa, infatti, nel 2014 sarà occupato da altre compagnie: «Premesso che stiamo comunque cercando di convincere Costa a rimanere, perché la città è piaciuta molto anche al personale delle navi (più di mille dipendenti ogni crociera), abbiamo le alternative. Ci siamo appoggiati a tante compagnie che aumenteranno la loro presenza il prossimo anno e sopperiranno all'addio della Costa». Aperti i contatti anche con Msc.
IL TARGET Nuove navi, fa sapere Massidda, «che ci piacciono. Silver Sea, Norvegian e Crystal. Tutte società la cui clientela è composta da persone con disponibilità economiche rilevanti, che scendono in città per spendere migliaia di euro e rimangono per parecchie ore». Intanto, quest'anno, il numero di crociere previsto è superiore al 2012: 98 le navi che attraccheranno in via Roma, di 20 compagnie differenti. L'anno scorso gli attracchi erano stati 72, le compagnie 18.
L'ACCORDO Intanto tra Authority e commercianti c'è già un primo accordo: i negozi rimarranno aperti domani anche all'ora di pranzo in occasione dell'arrivo della Costa Pacifica. Realizzato un vero e proprio piano di accoglienza. «Ci giochiamo molte chance per il futuro», ha detto Massidda.
Piercarlo Cicero


L'ex senatore: negli Usa Sardegna poco rappresentata
«A Miami eravamo in due»

C'era il presidente della Regione Calabria. E poi tanti sindaci, presidenti della Provincia, istituzioni di vario genere in rappresentanza delle regioni italiane.
Alla Fiera delle crociere a Miami, che si è conclusa qualche giorno fa, il capoluogo isolano invece era rappresentato da due persone: il presidente dell'Autorità portuale di Cagliari, Piergiorgio Massidda, e una delle sue principali collaboratrici, Valeria Mangiarotti. «E ci siamo dati da fare, alla fine il nostro stand era tra i più popolati - precisa Massidda - abbiamo stretto una serie di conoscenze importanti, nuovi legami, accordi di rilievo». Ma di sicuro non è passato inosservato il fatto che le principali istituzioni sarde hanno snobbato quello che è ritenuto uno degli appuntamenti più importanti del mondo per il settore delle crociere. «È fondamentale l'impegno delle istituzioni - prosegue Massidda - visto che spesso tante cose le facciamo noi, anche se non dovremmo. Abbiamo ricevuto alcune lettere di complimenti, ma anche altre di protesta da parte dei turisti».
MOLO RINASCITA Una nota positiva potrebbe arrivare dal Molo Rinascita, che Massidda spera possa essere pronto per le crociere entro un anno: via le rinfuse destinate al Porto Canale e spazio a tutte le strutture che serviranno di supporto al nuovo terminal per i turisti. «Erano previsti tre step ma è stata prospettata un'accelerazione - ha annunciato Massidda - Lo spazio del Molo sarà liberato al più presto grazie all'aiuto di una chiatta che porterà via tutto».
E poi il restyling (si parla di demolizione) della stazione marittima e il progetto dei cantieri al Porto Canale: «Siamo in un sito di interesse comunitario e questo già in passato ha provocato dei ritardi sulla tabella di marcia. Di recente abbiamo avuto degli incontri a Roma al ministero dell'Ambiente per i quindici cantieri dello scalo industriale». (p.c.c.)

 Scura (Confcommercio)
«Sono in fase di studio varie iniziative, alla fine parleranno i fatti». Il direttore di Confcommercio, Giuseppe Scura, non vuole aprire polemiche con il presidente dell'Autorità Portuale Massidda, ma allo stesso tempo non ci sta a far ricadere ai commercianti tutte le colpe di una città non sempre appetibile per i turisti: «La nostra categoria deve fare sempre il massimo per attirare questo tipo di clientela - spiega - ma va detto che grossa responsabilità va anche alle istituzioni, che non sempre mettono i negozianti nelle condizioni di poter operare al meglio». E prosegue: «Abbiamo bisogno di conoscere, in anticipo, il target dei croceristi che sbarcano in città: età media, capacità economiche, nazionalità sono tutte informazioni fondamentali per capire come dobbiamo operare». Poi conclude con una riflessione: «Sono tante le attività commerciali che hanno fatto uno sforzo per rimanere aperte a disposizione dei turisti, ma spesso non hanno raggiunto i risultati che si aspettavano».
Bolognese (Confesercenti)
«Disponibili a fare ancora di più di quello che stiamo facendo. Ma sia chiaro, vogliamo far parte di un sistema, non possiamo essere lasciati soli». L'avviso arriva dal presidente provinciale di Confesercenti, Roberto Bolognese, che annuncia novità: «Cercheremo di convincere tutti i nostri associati a rimanere aperti con l'orario continuato - annuncia - però vogliamo sapere chi arriva, come arriva e soprattutto quando». Rimane la protesta comune a tutto il settore del commercio: le istituzioni non fanno sempre il loro dovere: «Se qualcuno pensa che i commercianti possano accollarsi da soli la responsabilità di accogliere i turisti si sbaglia di grosso - avvisa l'esercente - noi faremo la nostra parte, ma ci aspettiamo da Regione, Comune, Provincia e tutti gli altri attori in campo il massimo sforzo. Per esempio, bisogna creare una cartina in cui siano evidenziate le vie dello shopping, e segnalate le attività commerciali».
(p.c.c.)