Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

SERVIZI NEGATI E RESPONSABILITÀ .

Fonte: Sardegna Quotidiano
18 marzo 2013

L’OPINIONE .

Ma c’è qualcuno che riuscirà a dire «È colpa mia»? n Vabbè, adesso c’è brutto tempo, e questa storia dei chioschi sui cagliaritani fa meno presa, anche perché il cittadino comune non ci sta più capendo niente. Sa solo che è un bel “casino”. Ma tra qualche giorno arriva il caldo, qualcuno si vorrà pur fare una passeggiata sul lungomare, bere un caffè, un aperitivo, comprare un gelato ai bambini. E magari vorrà anche usufruire dei servizi igienici, che magari scappa. Insomma: godere della spiaggia della città, quella che era finita anche sulle pubblicità del Comune con su una bella donna che usciva dall’acqua e accanto la scritta “colazione nella mia città”. O qualcosa del genere, comunque a effetto: di quelle situazioni che tutti gli amici “continentali ” invidiano a ogni buon cagliaritano. Certo, il mare è ancora lì. La sabbia brutta del ripascimento pure (anche se sempre meno e sempre più dura). Ma intorno è il deserto. Baretti chiusi, smantellati (vedi Le Palmette alla prima fermata) o abbandonati (alla quarta). Bagni pubblici sbarrati. L’altro giorno anche il chiosco di Marina Piccola era fermo. Ma di chi è la colpa di tutto questo? Di Massimo Zedda, che sta passando per quello che chiude tutto? Della Regione, che non si muove ad approvare il Pul e intanto emana decreti che forse non possono essere attuati? Di Emilio Floris o addirittura di Mariano Delogu, che tra l’uno e l’altro, in quindici anni da sindaci non sono riusciti a varare un piano urbanistico del litorale? Della Procura, che sta facendo applicare con eccessivo rigore le leggi, come qualcuno è arrivato a sostenere? Dei titolari dei chioschi, che prima si sono allargati a dismisura (e si sono beccati una condanna), poi hanno smontato e rimontato ma dopo hanno deciso di lasciare le strutture in piedi? Perché qualche responsabilità ci deve essere. Non è possibile che tutti dicano: io ho fatto quello che dovevo fare. Se così fosse in spiaggia sarebbe tutto a posto. Non si starebbe qui a parlare e scrivere di una situazione paradossale. Che pagano i cagliaritani.

Giovanni Maria Angioy