Il regolamento del Comune vieta il circo con scimmie ed elefanti
Un nuovo regolamento per il benessere degli animali, affidi a distanza dei quattrozampe trovatelli, no al circo con elefanti, leoni e scimmiette: Cagliari cambia rotta e diventa sempre più una città amica dei cuccioli. Il testo per la tutela e la gestione degli animali, approvato il 5 marzo dalla Giunta comunale, costituito da 38 articoli, accontenta i volontari e le associazioni che nella riunione del 30 agosto scorso chiedevano all'amministrazione di mostrare più sensibilità per le bestiole.
GLI AUTOBUS I cagnetti potranno salire sull'autobus, con guinzaglio e museruola naturalmente, entrare nei negozi: i commercianti che non ritenessero opportuno far accomodare alcuni esemplari perché ritengono possano dar fastidio hanno l'obbligo di comunicare la decisione all'ufficio della Gestione faunistica e predisporre all'esterno del locale strumenti per “parcheggiare” Bobbi. Per l'Art. 14 (attività motoria), i proprietari sono tenuti a garantire al cagnetto la passeggiata giornaliera. Nel 15 (divieto di detenzione a catena) si dice che è permesso legare i quattrozampe per non più di 8 ore al giorno, ma la catena deve essere di almeno 4 metri e munita di moschettoni rotanti all'estremità. Divieti di abbandono, maltrattamento e di utilizzo per l'accattonaggio. È proibito l'accesso ai cani in aree pubbliche individuate e segnalate dal Comune con appositi cartelli. I padroni dimostreranno più responsabilità in diverse questioni, lo prevede l'articolo 7: «I proprietari di cani hanno l'obbligo di denunciare la nascita di cucciolate alla Asl, devono inoltre denunciare il furto, la scomparsa o la morte di un animale, entro le 24 ore successive l'evento».
LE CRITICHE Alcune disposizioni, però, secondo il Gruppo d'intervento giuridico, Amici della terra e Lega per l'abolizione della caccia appaiono discutibili: «Non è consentito, per esempio, dar da mangiare nemmeno occasionalmente a un cane affamato o dissetarlo in una calda giornata estiva, neanche mettere una piccola mangiatoia invernale per l'avifauna selvatica», sottolineano. «Un articolo, infatti, vieta di sfamare tutte le specie di animali che vivono libere sul territorio comunale tranne i gatti». Per alimentare un micio è necessario esser un gattaio o gattaia riconosciuto dalla Asl. Un punto che è stato accolto positivamente è la possibile collaborazione tra le associazioni animaliste e il canile.