Il sindaco Zedda: con le lampade a led il Comune spenderà la metà
Entro fine giugno novemila nuovi lampioni
In città i lampioni sono obsoleti e costosi, si potrebbe spendere molto meno. Negli edifici comunali il 30% dell'energia elettrica si consuma nelle ore notturne, quando è tutto chiuso. Qualcosa non quadra. E allora l'amministrazione comunale prende le contromisure. Più di 9 mila punti luce verranno sostituiti, entro fine giugno, con nuove lampade Led che danno una serie di vantaggi: - 50% come costo energetico, maggiore efficienza luminosa e durata, più confort visivo, meno inquinamento.
I NUMERI Sono poco più di 24 mila i punti luce nel capoluogo, grazie ai quali si consuma il 42% di energia elettrica, per un costo di circa 3 milioni di euro. Quattromila sono di proprietà della società Enel Sole, che li gestisce secondo la convenzione stipulata nel 2009. La restante parte, quasi 20 mila, gestita dal Comune, è formata da lampade composte da vapori di sodio, mercurio, alogenuri metallici e altre tipologie. Per questo motivo la Giunta ha deciso di affidare in gestione i 9 mila lampioni (il 38% di tutta la città) dando avvio a una prima fase di riqualificazione degli impianti di illuminazione.
I VANTAGGI A eseguire i lavori sarà un'impresa sarda, la Gattermeyer. La Gemmo è invece la società italiana che si è aggiudicata la gara Consip, con relative convenienze: un risparmio annuale di mezzo milione di euro, un basso costo di gestione, l'eliminazione di gran parte dell'inquinamento luminoso e una riduzione delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera. « Un'idea nuova di città - sottolinea il sindaco Massimo Zedda - con l'utilizzo di energie rinnovabili e una illuminazione efficiente che consente un risparmio di energia alle casse del Comune. E, cosa molto importante, nuovi posti di lavoro creati grazie alla realizzazione di queste opere». Prevista anche la riqualificazione degli impianti dell'Asse Mediano.
SPRECO IN COMUNE E poi c'è la realizzazione di un sistema per la gestione centralizzata degli impianti di climatizzazione presenti negli edifici comunali: «Abbiamo rilevato - spiega Leo - che il 30% dei consumi di energia elettrica in queste strutture avviene tra le 23 e le 7 del mattino». Quando gli uffici sono chiusi: «Abbiamo ideato un sistema centralizzato di telecontrollo per gestire, anche a distanza, gli orari e i parametri di funzionamento degli impianti di climatizzazione negli uffici delle vie Roma, Sonnino e Sauro». In questo caso, va detto, un po' più di civiltà non guasterebbe. Quando si esce dagli uffici, spegnere luci e condizionatori non costa nulla.
Piercarlo Cicero