I REDUCI. I primi segnali di declino nel '90, poi le crisi del '93 e questa. Le analisi di Operti e Della Maria
Matta: «Non c'è un bar e i bus disturbano la passeggiata dei cagliaritani»
Quelli che resistono. In una via Manno che cambia di giorno in giorno, gli unici che non hanno mai abbassato la serranda sono i gioiellieri storici. Attività che hanno superato il secolo di vita e che sono sopravvissute alla crisi che ha colpito tutto il commercio.
L'antica strada del centro storico, una delle tappe privilegiate dello shopping cittadino, ha visto in questi ultimi anni modificare il suo aspetto. «Via Manno è cambiata in peggio», assicura Giovanni Matta, erede di una famiglia che ha iniziato la sua attività nel 1863. «Non ci sono più servizi, non c'è un bar, i bus disturbano la passeggiata dei cagliaritani». «Non è più la via Manno di prima», aggiunge Vincenzo Operti, anche lui figlio di una dinastia di orefici che ha iniziato nei primi anni del 1900. «La logica dei numeri supera quella umana».
GLI OREFICI Resta però questa anomalia: tanti commercianti hanno preferito la chiusura al fallimento, mentre gli orefici che hanno fatto la storia di via Manno e, per certi versi, anche della città continuano nel loro lavoro. «Perché abbiamo profuso tanta energia e per questo continuiamo ad essere un punto di riferimento continuo per la nostra clientela», sottolinea Francesco Della Maria, titolare di un negozio aperto nel 1890. «Abbiamo sempre cercato di calarci nella realtà del tempo corrente, ci siamo sempre adeguati ai tempi. Via Manno prima era il riferimento per tutti, poi ha perso il suo fascino a partire dal 1990, quindi si sono aggiunte la crisi del 1993 e questa. C'è stata una involuzione, però continua ad essere un polo di attrazione, perché ha seguito l'onda del cambiamento».
IL FUTURO I gioiellieri hanno preferito puntare sulla qualità per poter gestire una clientela fidelizzata negli anni che ha saputo andare oltre le logiche dell'usa e getta: «Ci abbiamo messo conoscenza, passione, approfondimento della materia», sottolinea Operti. «Sono questi i nostri valori di cui si avvantaggiano i clienti. Ci deve essere la qualità a tutti i livelli: può esserci in un prodotto economico, come in quello di fascia alta. Sono un po' contro i prodotti scadenti, contro il bello apparente». Però non tutti sono pessimisti sul futuro: «È vero», dice Francesco Della Maria, «che via Manno ha sofferto l'avvento delle grosse catene commerciali e dei gruppi merceologici nazionali ed internazionali, però tutto il centro storico ha una offerta di prodotti all'avanguardia.
La forza di quella che potrebbe anche essere chiamata “via degli orefici” è quella di essere sempre se stessi, nonostante il trascorrere del tempo. E allora in questo modo, anno dopo anno, decennio dopo decennio, si diventa punto di riferimento per la città.
E così resistono almeno le gioiellerie storiche. Perché il resto scompare in assenza di provvedimenti che rendano più appetibili le storiche vie dello shopping.
Alessandro Atzeri