Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Pop shock, e va in mostra la voracità

Fonte: L'Unione Sarda
18 marzo 2013


Geep e Ilaria Gorgoni espongono all'Exmà di Cagliari per la rassegna d'arte “Vamp”
 

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L'ironia dei messaggi strizza l'occhio a Lewis Carroll. Mangiami, bevimi, l'invito che sa di rimando letterario prima di cedere il passo a slogan irriverenti del consumismo dato ormai per massificato e inevitabile. La frutta, nei quadri, si accende improvvisamente di colori innaturali. E la voracità trascina la propria sofferenza facciale nell'attimo intenso in cui un panino da fast food viene addentato. Il rapporto insano con il cibo è al centro “Pop shock”, la bipersonale di Geep e Ilaria Gorgoni inaugurata venerdì all'Exmà di Cagliari. La mostra dei due giovani artisti (21 anni lui, 29 lei) segna il terzo appuntamento della rassegna d'arte contemporanea intitolata “Vamp” curata da Giacomo Pisano e visitabile sino al 7 aprile, dal martedì alla domenica dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20.
«Ho lasciato liberi gli autori e li ho messi assieme per la scelta dello stesso tema, pur non conoscendosi sino a questo momento», spiega il curatore sui due pittori che arrivano da mondi artistici differenti. Il primo è uno street artist e la seconda proviene dalla pittura più tradizionale e dalla grafica. I loro tratti mantengono le rispettive differenze stilistiche ma trovano un punto di incontro e di omogeneità. «Ho trovato interessante il discorso, al di là delle tecniche, perché vedo i giovani avvicinarsi a tematiche così importanti, legate a scelte di vita che portano avanti con coerenza», aggiunge mentre intorno la parola passa ai pezzi esposti.
Mangia in fretta, suona il diktat da seguire. Così appaiono inevitabili mal di stomaco, pillole e vomiti. Crisi di rigetto scontata tra disturbi alimentari raffigurati in un rapporto conflittuale con un cibo ormai sofisticato e surreale che assume improbabili cromie. Cosa diamo da mangiare ai nostri figli, la domanda da farsi guardando bambini sporchi in faccia (di cibo) accanto a frutta o verdura dai colori impossibili. “Come natura crea” il verso ironico di un sedano quasi radioattivo. I bisogni sono indotti da tempo e si replicano impietosi ai nostri giorni. Ne siamo consapevoli?
“Same shit since 1937” la scritta irriverente di Ilaria Gorgoni su un quadro/manifesto pubblicitario con il sorriso smagliante e involgarito di una cameriera che porge, su un vassoio, l'hamburger, le patatine e una bibita gasata in cui il ghiaccio sprofonda. Alternative che fanno tendenza e diventano nuovo consumo di massa? È il caso del sushi rappresentato da Geep. Non mancano le questioni etiche, nelle gallerie di animali che popolano la mostra: sono compagni di momenti domestici e urbani o sono pasto sanguinario? La violenza sul cibo e su se stessi è violenza sul pianeta intero, il messaggio che passa in figure disumanizzate e tormentate.
Già a fine serata buone notizie dall'operazione intelligente “Vamp”, che sottrae l'arte agli schemi commerciali usuali e crea fermento tra gli artisti. «Desideravo che parlassero fra loro dal vivo, anziché farlo sui social network o, peggio, guardarsi in cagnesco», dice Giacomo Pisano. Le opere sono state quasi tutte vendute e per le invendute sono state fatte offerte. Piace quest'arte ma il costo “saggio” aiuta. «I pezzi hanno un prezzo abbordabile perché gli autori sono restati con i piedi per terra», conclude il curatore.
Manuela Vacca