Mimmo Contu: tuteleremo le fasce deboli e lotteremo contro il precariato
Il neo segretario della Cisl: «Il sindaco ci ascolti»
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Nuovo lavoro, dialogo con le istituzioni, lottare perché la politica faccia davvero l'interesse dei cittadini. Mimmo Contu, nuovo segretario generale territoriale della Cisl, non ha dubbi: la crisi si può combattere stando uniti e creando i presupposti per garantire un futuro ai giovani.
Eppure, segretario, tra gli under 30 uno su due è senza lavoro.
Un bollettino di guerra. È questa la vera emergenza di questo periodo. I ragazzi pensano ad andare via dall'Italia per spostarsi addirittura fuori dall'Europa.
In tanti dicono che ormai i sindacati non servono più a nulla.
«A chi dice questo consiglio di avvicinarsi in una delle nostre sedi, e vedere il lavoro che facciamo per i tanti che vengono da noi a chiedere assistenza come punto di riferimento importante».
Cosa potete fare di concreto in questo periodo di crisi?
«Dobbiamo tutelare le fasce deboli, lottare contro il precariato, invogliare Comuni e Regione a trovare le risorse per avviare politiche di reimpiego per chi usufruisce dei sussidi».
In tanti sopravvivono solo grazie agli ammortizzatori sociali.
«Uno strumento importante, ma allo stesso tempo mortificante per chi ne usufruisce».
Un altro problema ormai è quello del precariato. Qual è la posizione della Cisl?
«Tutti noi auspichiamo le assunzioni a tempo indeterminato, ma non basta. È necessario creare le condizioni per fare in modo che le aziende facciano contratti stabili».
Il problema ormai riguarda anche la pubblica amministrazione.
«Si era introdotto un processo di flessibilità nel mondo del lavoro, un principio corretto. Solo che col passare degli anni si è trasformato in un precariato fuori controllo, con il risultato che anche alte professionalità vengono fatte lavorare per poco tempo e poi non vengono riconfermate. Una cosa senza senso».
Un altro settore in crisi è quello del commercio.
«Un comparto che sta morendo perché mancano politiche di credito che favoriscano le piccole imprese. Se non costruiamo percorsi di confronto con proposte e progetti di un certo tipo la situazione non potrà che peggiorare. Ormai siamo diventati solo un popolo di importatori».
Un confronto che, a sentire il suo predecessore, con il sindaco di Cagliari è mancato.
«Il nostro obiettivo non è quello di fare grandi tavoli di discussione. Vorremmo solo aprire dei dibattiti su temi di fondamentale importanza come il porto, l'area vasta Cagliaritana, i beni culturali e ambientali, le politiche per la casa e i non autosufficienti».
La Cisl ha criticato Zedda per come ha agito sul Teatro Lirico.
«Se ci fosse stato un po' più di dialogo la vicenda avrebbe avuto un epilogo diverso. Non è una questione personale contro il sindaco, ma di metodo. Noi, a partire dalle federazioni di categoria, siamo comunque a disposizione per qualsiasi tipo di confronto, spero ci sia anche da parte sua».
Piercarlo Cicero