La lettera al sindaco
di Marta Milia
Giovedì 14 Marzo 2013 | 18:05
Le lamentele al Teatro Lirico di Cagliari non si placano e ora arrivano anche le proteste delle organizzazioni sindacali Uil- Libersind, le quali hanno inviato una lettera al presidente della Fondazione Teatro Lirico di Cagliari Massimo Zedda e al C.d.A.:
"Le scriventi OO.SS. hanno appreso dalla stampa che nella riunione di lunedì 11 marzo i consiglieri d’amministrazione del Teatro Lirico, a maggioranza, hanno deciso di modificare la stagione lirica già approvata lo scorso 27 dicembre. La notizia più preoccupante, tuttavia, è che ancora una volta il C.d.A.ha deciso di non nominare un direttore artistico, o un consulente artistico temporaneo, una figura professionale altamente qualificata che si assuma la responsabilità delle proposte artistiche, sappia ben indirizzare e consigliare nelle loro scelte i consiglieri d’amministrazione che, per ovvi motivi, non hanno quel tipo di competenze tecniche che attengono alla gestione artistica di una fondazione lirico-sinfonica.
Il prolungarsi oltre misura dell’assenza di tale figura in un teatro lirico è inammissibile e non vorremmo che il Presidente e alcuni consiglieri ritengano si possa farne a meno; auspichiamo pertanto che tale ingiustificabile assenza sia coperta il prima possibile con una figura di alto profilo adatta a questo ruolo fondamentale. La decisione di sostituire la prima opera a meno di un mese e mezzo dall’inaugurazione della stagione avvalora la nostra tesi ovverossia che questo C.d.A.e i nuovi vertici del teatro abbiano agito senza avere cognizione specifica di causa: coro e orchestra, impegnati nella stagione sinfonica, non avranno il tempo materiale per studiarla; gli allestimenti scenici non sono ancora definiti come non lo sono cantanti solisti, direttore e regista; il costo del cast di solisti sarà esorbitante visto il gran numero dei medesimi; l’opera, disconosciuta dallo stesso Wagner, non sarà di grande richiamo per il pubblico.
Per continuare, nella stagione appena approvata, pare essere un errore involontario, per quanto palese e grottesco (da parte di chi ha materialmente fatto la programmazione) , prevedere la messa in cartellone dell’opera “Pagliacci” quale unico brano della serata: chiunque sia del mestiere, sa che “Pagliacci”, vista la durata inferiore all’ora, è sempre abbinata ad un’altra composizione di pari lunghezza, molto spesso “Cavalleria Rusticana”: in questo modo si farà pagare al pubblico un biglietto intero per assistere a metà spettacolo, errore imperdonabile per chi voglia attrarre risorse e spettatori verso la nostra fondazione. Si potrebbe continuare oltre ma non è compito del sindacato pianificare stagioni musicali; tuttavia riteniamo sia un diritto di ogni lavoratore essere amministrato da persone competenti nella materia specifica: è normale che il Presidente e i consiglieri non siano avvezzi a programmare stagioni lirico-sinfoniche ciò nondimeno, a nostro vedere, sarebbe appropriato si affidassero a tecnici capaci e competenti nel merito di quanto attiene alla gestione di un teatro lirico. Le nostre non sono sterili polemiche bensì riflessioni che esponiamo nella speranza siano quantomeno valutate ed esaminate senza essere svilite da pregiudizi precostituiti.
La verità è che in questo periodo il C.d.A. dovrebbe essere impegnato a discutere ed approvare la stagione del 2014, e non quella di quest’anno che a tutt’oggi non è stata ancora presentata ai dipendenti, ai sindacati né tanto meno alla stampa per poi iniziare la campagna abbonamenti. I lavoratori del teatro chiedono rispetto per la loro professione, reclamano di essere amministrati da tecnici capaci e competenti e, come sempre, daranno prova di abnegazione e professionalità per essere pronti all’appuntamento della stagione lirica, nonostante gli evidenti vuoti decisionali e i problemi di programmazione che hanno caratterizzato la recente storia del nostro teatro.