ABITARE CONDIVISO
Tre giovani donne con disagio mentale divideranno un appartamento del Comune con due studentesse universitarie. È il secondo gruppo di partecipazione ad “Abitare condiviso”, progetto elaborato dai servizi sociali del municipio in collaborazione con il dipartimento di Salute mentale della Asl 8 e finanziato dalla Regione. L’iniziativa ha l’obiettivo di promuovere l’autonomia e l'inclusione sociale di persone che si trovano in condizione di sofferenza mentale e contemporaneamente offrire agli studenti universitari un’importante occasione di crescita e di formazione personale e sociale. C’è anche la collaborazione dell’Ersu che ha selezionato gli universitari e garantito loro i pasti gratuiti nelle mense. E intanto è tempo di bilanci per il primo gruppo di convivenza composto da tre pazienti uomini e due studenti universitari. La coabitazione era iniziata lo scorso 3 maggio. Ed è andata talmente bene che i pazienti stanno considerando l'ipotesi di prendere un altro appartamento in affitto per continuare a vivere insieme.