Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Nuova grana per i baretti la lente della Procura sugli abusi

Fonte: Sardegna Quotidiano
15 marzo 2013

 Poetto

 

I chioschi del Poetto sono di nuovo sotto la lente della procura. Dopo il resoconto della Capitaneria di porto, ieri anche gli uomini della polizia municipale hanno consegnato i rilevi eseguiti nelle ultime settimane. Pochi dubbi sul nocciolo della questione: in assenza del pul - il piano di utilizzo dei litorali - i baretti sono strutture temporanee legate alla sagione balneare per questo in inverno vanno smontate. Il termine ultimo, fatta eccezione per qualche proroga, era fissato al 31 ottobre ma pochi gestori hanno scelto di smantellare le strutture. Chi, nonostante i numerosi pareri contrari, ha deciso di ascoltare il canto delle sirene che promettevano soluzioni e accomodamenti a suon di leggi, interpretazioni e decreti, ora rischia di ritrovarsi coinvolto in un procedimento penale e di conseguenza, perdere la preziosa concessione demaniale. Le comunicazioni di notizia di reato sono già sulla scrivania del pm Gateano Porcu, che già nei prossimi giorni potrebbe aprire un'inchiesta sulla base delle segnalazioni di capitaneria e municipale. Sulla testa dei gestori dei chioschi potrebbe quindi cadere la seconda tegola giudiziaria nel giro di pochi giorni: solo lo scorso 4 marzo i titolari di 17 baretti sono stati condannati proprio per gli abusi commessi sulla spiaggia.

Il giudice Massimo Costantino Poddighe ha riconosciuto tutti gli imputati finiti a processo colpevoli. Le pene - da un massimo di otto mesi e dieci giorni a un minimo di un mese d'arresto - sono state infilitte per l'occupazione illegale di suolo pubblico e le violazioni paesaggistiche mentre sono state giudicate prescritte, ossia troppo lontane nel tempo per essere punite, quelle di natura urbanistica. In questo scenario, con l’indagine della Procura che travolgerebbe nuovamente le strutture, potrebbero rivelarsi inutili le proposte di legge che stanno piovendo in questi giorni dal consiglio regionale. L’ultima è quella dell’esponente del Pdl Edoadro Tocco, che sostiene: per salvare i baretti è sufficiente il decreto Rassu (asessore regionale agli Enti Locali), «ma a questo ci affianchiamo la nostra proposta, che va ad aggiungersi a quella già presentata dal collega Uras». Il capogruppo di Sel, Luciano Uras, ha presentato un testo di legge, ribattezzato “salvachioschi ”, quando era ormai chiaro che la situazione al Poetto sarebbe di nuovo diventata così intricata da arrivare all’attuale stallo. Con il Comune che, questa settimana, ha inviato a tutti i gestori l’avviso di diniego all’accertamento di compatibilità paesistica. Un primo documento che anticipa quello che giungerà al termine del periodo di dieci giorni concesso ai gestori per presentare le loro osservazioni. Il contenuto del prossimo, a questo punto, sembra essere scontato e la sintesi sarà questa: buttate giù tutto. Come successe nel 2009, con l’ordinanza che ha dato inizio al caos sui chioschi. Maddalena Brunetti