Con la legittimazione ministeriale dei vertici del Lirico sembrava tornata la calma in via Sant’Alenixedda. Sono arrivate anche le rassicurazioni per dei precari, ma i sindacati sono sempre sul piede di guerra. Libersind- Confsal e Uilcom-Uil attaccano il Cda per la scelta di modificare la stagione lirica in corso e per la mancanza di un direttore artistico. «Ancora una volta il Cda ha deciso di non nominare un direttore artistico, o un consulente artistico temporaneo, una figura professionale altamente qualificata che si assuma la responsabilità delle proposte artistiche, sappia ben indirizzare e consigliare nelle loro scelte i consiglieri d’amministrazione che, per ovvi motivi, non hanno quel tipo di competenze tecniche che attengono alla gestione artistica di una fondazione lirico-sinfonica», si lamentano i sindacati. «Il prolungarsi oltre misura dell’assenza di tale figura in un teatro lirico è inammissibile e non vorremmo che il Presidente e alcuni consiglieri ritengano si possa farne a meno - attaccano gli iscritti alle due sigle sindacvali - auspichiamo pertanto che tale ingiustificabile assenza sia coperta il prima possibile con una figura di alto profilo adatta a questo ruolo fondamentale».
Se la mancanza di un direttore artistico è per loro un problema generale, nel particolare i rappresentanti di Libersind- Confsal e Uilcom-Uil contestano la decisione presa nell’ultima seduta del Cda di modificare la prima opera in cartellone. «Coro e orchestra, impegnati nella stagione sinfonica, non avranno il tempo materiale per studiarla; gli allestimenti scenici non sono ancora definiti come non lo sono cantanti solisti, direttore e regista; il costo del cast di solisti sarà esorbitante visto il gran numero dei medesimi; l’opera, disconosciuta dallo stesso Wagner, non sarà di grande richiamo per il pubblico». Secondo le due sigle sindacali del Lirico, servirebbe un cambio di marcia nella gestione della programmazione. «In questo periodo il Cda dovrebbe essere impegnato a discutere ed approvare la stagione del 2014, e non quella di quest’anno che a tutt ’oggi non è stata ancora presentata ai dipendenti, ai sindacati né tanto meno alla stampa per poi iniziare la campagna abbonamenti».