Rassegna Stampa

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Tuvixeddu, tra un mese la verità sulle fioriere

Fonte: web cagliaripad.it
14 marzo 2013


Slitta a fine aprile la sentenza sulle opere realizzate all’interno del parco. Sotto processo l’ex sovrintendente Santoni, un’archeologa e funzionari comunali
 

Slitta al 24 aprile la sentenza del processo per i presunti abusi sul colle cagliaritano di Tuvixeddu, la più estesa necropoli punica del Mediterraneo. Concluse oggi le arringhe dei difensori, l'udienza è stata aggiornata al mese prossimo per le repliche, quindi i giudici entreranno in camera di consiglio per il verdetto.

Al centro dell'indagine condotta dagli agenti del Corpo forestale ci sono la realizzazione delle fioriere all'interno del parco, ma anche i presunti illeciti legati al voto della commissione Paesaggio col quale fu respinta l'estensione del vincolo archeologico, nonché l'autorizzazione a costruire un palazzo.

Il pubblico ministero Daniele Caria aveva chiesto la condanna di quattro dei sei imputati. Sollecitati due anni di reclusione per l'ex soprintendente dei Beni archeologici Vincenzo Santoni, e un anno e sei mesi per l'archeologa Donatella Salvi. Stessa pena chiesta per il dirigente comunale Paolo Zoccheddu, un anno invece per il funzionario Giancarlo Manis. Il magistrato si è pronunciato, invece, per l'assoluzione del costruttore Raimondo Cocco e del direttore dei lavori Fabio Angius.

Santoni è accusato di aver attestato il falso in commissione sostenendo che alcune tombe rinvenute dopo il vincolo imposto nel 1997 si trovassero all'interno dell'area già protetta. In quella stessa seduta, inoltre, il sovrintendente non si era astenuto nonostante la figlia Valeria lavorasse come progettista per conto della Nuova Iniziative Coimpresa, società del gruppo Cualbu che stava realizzando l'intervento a Tuvixeddu.