Il Comune ha pronte le risposte all’ultima richiesta dei gestori: il “niet” darà il via a un nuovo ricorso al Tar
di Stefano Ambu
CAGLIARI. Quasi una partita di poker in spiaggia: buttare giù subito i baretti del Poetto significa puntare (e perdere in questo caso) i soldi per la demolizione e ricostruzione. Ma avere la garanzia di poter aprire a maggio con la speranza di andare avanti sino a dicembre.
E salvare quindi la stagione. L'alternativa è aspettare: una soluzione che consente almeno di non mettere subito i soldi sul piatto. Con la speranza di una legge regionale che spazzi via i problemi sollevati dal Comune sul decreto dell'assessore all'Urbanistica Nicola Rassu.
C'è anche un rischio, però: quello di vedersi notificare da un momento all'altro un ordine di demolizione magari con la stagione estiva alle porte. La strategia dei gestori dei baretti – che in questi giorni stanno esaminando eventualità e pericoli di ogni mossa – è però molto lineare: i provvedimenti in uscita dal Comune (in conferenza stampa il sindaco Massimo Zedda aveva parlato di atti da notificare alla fine della scorsa settimana o all'inizio di questa) saranno immediatamente sottoposti all'esame dei legali.
E solo dopo la consulenza degli avvocati i commercianti scioglieranno i loro dubbi. Sino a ieri mattina non risultava notificato alcun provvedimento.
Ma i titolari delle attività aspettano gli atti da un momento all'altro, probabilmente arriveranno oggi. Un'attesa all'insegna del "vediamo cosa c'è scritto".
In ballo ci sono gli investimenti di una vita e il futuro dei loro chioschetti. Con il Pul, piano di utilizzo dei litorali, che sino a poche settimane da sembrava la soluzione di tutti i guai.
E che ora, dopo l'ultima nota della Regione nelle osservazioni al progetto del Comune, diventa anche quello un punto interrogativo. La stessa Regione ha sollevato problemi, prima a voce in un incontro a Monte Claro e ora anche nei documenti, sulla variante Gh2, una sigla tecnica che per i baretti significa nientemeno che la possibilità di stare in piedi davanti al mare per quattro stagioni.
È la formula che potrebbe permettere di creare nuove volumetrie rispetto a quella che già esistono (vecchi stabilimenti) e che saturano il "bonus" consentito dalle normative.
Senza la variante, insomma, anche il senso del nuovo Pul è in alto mare. Giorni decisivi: il futuro dei baretti si gioca tutto in settimana.