Proposta di legge dell'esponente di Sel per evitare la demolizione
Consiglio regionale, dieci giorni per salvarli
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Il dirigente dell'Edilizia privata del Comune dice no all'accertamento di compatibilità richiesto dai gestori dei baretti del Poetto per mantenere in piedi le loro strutture. Significa che l'escamotage studiato per guadagnare tempo in attesa di una legge che garantisse la loro permanenza tutto l'anno non ha funzionato. Ora gli imprenditori hanno dieci giorni di tempo per presentare le loro osservazioni al provvedimento dirigenziale e l'auspicio è che nel frattempo la massima assemblea legislativa approvi la norma attesa.
LA PROPOSTA Ieri Luciano Uras, consigliere regionale e neo senatore targato Sel, ha fatto la sua ennesima proposta finalizzata a evitare che i baretti vengano smontati per poi essere rimontati (costo dichiarato circa 10 mila euro) e che, al contrario, restino in attività per tutto l'anno.
Uras, in sostanza, propone di dare forza di legge al decreto emanato nelle scorse settimane dall'assessore regionale all'Urbanistica Nicolò Rassu e ritenuto dal sindaco di Cagliari insufficiente a superare il concetto di temporaneità dei baretti.
IL TESTO DELLA LEGGE La leggina (due articoli) propone che «i chioschi adibiti ad attività di bar o ristorante e, in generale, tutte le strutture amovibili connesse a finalità turistico ricreative realizzate su aree demaniali marittime assentite in concessione, sono considerate strutture precarie e temporanee ... e possono essere autorizzate a permanere per tutta la durata della concessione demaniale, a condizione che siano conformi all'oggetto della concessione; ottengano o abbiano ottenuto la necessaria autorizzazione paesaggistica; siano realizzati ... esclusivamente con elementi assemblati con giunzioni a secco, senza l'impiego di materiali da costruzione in calcestruzzo, lapidei o in laterizi; il litorale sia classificabile come “urbano o in contesto urbano” ai sensi dell'articolo 3 delle Linee guida per la predisposizione del Pul».
APPELLO AL CONSIGLIO Ieri Uras ha consegnato la proposta di legge al presidente del Consiglio regionale e ai capigruppo. «Su questa vicenda», ha detto, «abbiamo verificato una generale condivisione sul percorso legislativo e una diffusa sensibilità sul problema che coinvolge oltre i titolari delle attività, centinaia di lavoratori dipendenti in tutti i 70 Comuni costieri dell'Isola». Insomma, ci sarebbero le condizioni per un sì trasversale e rapido.
Il Comune collabora: ieri il settore Patrimonio ha informato i gestori della sospensione del procedimento di decadenza della concessione demaniale marittima.
F.Ma.