Sant’Elia
IL PROGETTO Ieri al Lazzaretto i primi casting dell’iniziativa voluta dal Comune. Il melodramma in tre atti, realizzato con gli abitanti del borgo, sarà firmato dalla regista Marinella Senatore
Un “Piccolo Caos” si muove dentro il borgo di Sant’Elia. Ieri al Lazzaretto il via ai primi casting del progetto voluto dal Comune di Cagliari all’interno del programma di residenza d’artista dei Musei civici della città. Il melodramma in tre atti, realizzato insieme agli abitanti del quartiere, sarà firmato dalla regista Marinella Senatore. E questa volta non si cercano volti in grado di “bucare ” il grande schermo, ma piuttosto «i protagonisti di un progetto condiviso», spiega Anna Vasta, della “Connecting Cultures ”, l’associazione che ha concepito l’idea. “Piccolo Caos” sarà dunque «un lavoro collettivo sul quartiere partendo dal principio dell’arte pubblica che significa coinvolgere attivamente i diretti interessati», afferma ancora. «Siamo partiti con dei workshop proprio per iniziare a sensibilizzare gli abitanti sul tema ma l’intenzione è far partecipare tutti il più possibile, iniziando soprattutto dalle scuole». Per la prima giornata erano 30 gli iscritti ai “casting ”, primo passo per selezionare chi parteciperà alle fasi di realizzazione di “Piccolo Caos”, sulla base delle proprie attitudini. Tutto sarà comunque gratuito, non è previsto un compenso per i partecipanti.
Qualcuno resterà deluso, dal momento che ieri la maggior parte degli iscritti, visti i tempi, era alla ricerca di un lavoro. Come Paola ed Ivana Zizzi, di Sant’Elia, sorelle disoccupate: «Pensiamo ad un’opportunità per fare qualcosa di diverso, sarebbe ancora meglio se poi diventasse anche un’occupazione. In questi giorni hanno fatto alcuni corsi Sant’Elia Un Piccolo caos ciak si gira nel quartiere CAGLIARI di cinema ma non c’era tanta gente», dicono in coro. Maria Immacolata Serra, cinquant’anni, era un’alleva - trice ora è musicista disoccupata: «Ho partecipato a tutti i workshop per curiosità più che con la prospettiva di trovare lavoro e vorrei che questa fosse anche occasione di rilancio per il Lazzaretto. Ci sono tanti spazi, vuoti per la maggior parte dell’anno, si potrebbero mettere a disposizione della comunità per sfruttarli per altre attività». Chi invece vede un rilancio in grande stile per una delle periferie cagliaritane è Franca Vargiu, precaria, in arrivo dal vicino borgo di San Bartolomeo: «Oggi questi luoghi sono desertificati, le piazze sono vuote, Piccolo Caos può diventare un’opportunità per riempirle di nuovo. Abbiamo partecipato ai workshop e attivato una rete per diffondere il più possibile la partecipazione. Noi ci crediamo, passo dopo passo possiamo realizzare tutti insieme un progetto importante». F. O.