OTTO MARZO. Il progetto “Noino.org” anche nell'Isola. «Elimineremo il male»
Testimonial maschili per fermare il femminicidio
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Requisito principale: deve metterci la faccia. La caccia all'uomo è partita. Non è il casting per un film, e nemmeno un'agenzia matrimoniale. Gigi Riva ha prestato il suo, di volto. E pure Paolo Fresu. Con loro Antony Muroni e Luigi Pomata. Il bomber, il jazzista, il giornalista e lo chef, insoliti testimonial dell'altrettanto insolita e provocatoria campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne lanciata da Noino.org. Donne al Traguardo, la Onlus in prima linea nella rete antiviolenza attivata e finanziata dalla Regione, l'ha subito sposata. «Finora su questo tema sono state realizzate tantissime campagne rivolte soprattutto alle donne, per sostenerle e spingerle a denunciare gli abusi», spiega Silvana Migoni, presidente dell'associazione. «Gli uomini sono stati finora i grandi assenti della comunicazione sociale sulla violenza di genere». Alla base ci sono numeri da brivido: in Italia ogni tre giorni una donna viene uccisa dal marito, dal compagno, dall'ex, o da un parente. È il femminicidio, evocato troppe volte in questi tempi. Un quinto degli uomini in coppia fa sempre o ripetutamente violenza sulla lei che ha accanto. I dati isolani sono simili. A far da contraltare c'è una maggioranza silenziosa di uomini non violenti. Noino.org si rivolge a loro, e li rende protagonisti. «Li invitiamo a esporsi, dichiarando pubblicamente la volontà di combattere questa piaga sociale».
La cronaca più o meno quotidiana grida giustizia. Le donne pure. La Onlus cittadina si prende cura di loro ogni giorno, non solo l'8 marzo. È l'associazione a gestire il Centro antiviolenza di Cagliari e una casa protetta. Solo nell'ultimo anno i contatti sono stati 180. Di questi ben 50 sono partiti da donne che hanno chiesto l'inserimento in una struttura segreta. Le altre hanno avuto il supporto psicologico. Il numero è in aumento. E se, sino a poco tempo fa la maggior parte delle richieste d'aiuto provenivano da giovani tra i venti e i trent'anni, ultimamente si assiste a un cambio di rotta. «Attualmente si rivolgono a noi signore dai quaranta ai cinquant'anni». Una campagna di comunicazione d'impatto, partita da Bologna e approdata in Sardegna, mira a estendersi a macchia d'olio in ogni regione.
La lotta ai soprusi contro il gentilsesso viaggia in rete, l'obiettivo è creare una comunità di uomini consapevoli che dicano pubblicamente "No" alla violenza di genere. Tutti possono partecipare, basta inserire la propria foto o un video col nome nel profilo Facebook del Centro antiviolenza delle Donne al traguardo. Il via ufficiale è partito ieri, dalla Camera di Commercio. Era la primavera del 1946 quando alle donne italiane venne concesso il diritto di voto. Son passati 67 anni, il cammino per raggiungere la parità dei sessi è ancora lungo. Lunghissimo.
Sara Marci