BUONCAMMINO
Una bambina di quattordici mesi in cella, insieme alla madre di ventisette anni. Assurdo pensare non ci fosse un’alternativa per la creatura che cresce dietro alle sbarre. La scoperta, amara, arriva proprio nel giorno della festa della donna, quando tra le altre cose si riflette su problemi quali la maternità, asili nelle aziende, si cercano tutti i modi possibili per venire incontro alle mamme. Ieri una delegazione di donne, in rappresentanza di associazioni e istituzioni, è entrata a Buoncammino per la manifestazione “Un sorriso oltre le sbarre”, un’iniziativa di solidarietà promossa dall’associazione “Socialismo Diritti Riforme ”, Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari, e dal patrocinio della Provincia. «Trovare una neonata in una cella nella giornata Internazionale della donna - sottolinea Maria Grazia Caligaris, presidente di Socialismo Diritti Riforme - è un paradosso, oltre che un evidente segnale di debolezza dello Stato e delle Istituzioni incapaci di trovare alternative dignitose quando si tratta di bambini in così tenera età.
La donna, peraltro, era ai domiciliari dai primi di febbraio e non è mai venuta meno alle prescrizioni di legge. La presenza della piccolina in carcere ripropone la necessità di disporre di una casa, a custodia attenuata, per evitare che bimbi innocenti varchino il portone dei Penitenziari. Indispensabile comunque un immediato intervento del Magistrato di Sorveglianza». Ad accogliere le delegazioni il direttore Gianfranco Pala, la Comandante Michela Cangiano, la vice Barbara Caria e il responsabile dell’area educativa Claudio Massa. «Questa iniziativa – ha detto Paola Melis - costituisce un appuntamento annuale a cui aderiamo con entusiasmo l’8 marzo si identifica proprio con la solidarietà verso chi è più debole ». Per Angela Quaquero è un «costante tentativo di non dividere chi è dentro dal resto della società. Gettare ponti di comunicazione è indispensabile per ripristinare un equilibrio sociale ». La vice Sindaco di Cagliari ha evidenziato il forte legame che lega l’Istituto Penitenziario con la città esprimendo l’attenzione dell’ammi - nistrazione verso i cittadini privati della libertà e i diversi operatori