Via D’Arborea
COMUNE Non si placa la polemica sull’immobile concesso senza alcun atto ufficiale all’associazione Alfabeto del Mondo Interrogazione dell’opposizione: « Zedda deve fare chiarezza»
Il mistero dell’Alfabeto del Mondo nato nello stabile di via Eleonora d’Arborea finisce dritto in un’interrogazione. Quasi certi che le chiavi all’associazione per immigrati non le abbia date «né Belfagor né Mazinga» (Claudio Cugusi dixit), il consigliere Anselmo Piras (Pdl) insieme ad altri quattro consiglieri di minoranza ha chiesto al sindaco un accertamento di responsabilità dei locali dati in concessione dal Comune. I quali, si è scoperto da qualche settimana, sarebbero da ristrutturare con conseguente incredulità dell’associzione aveva dato l’allarme dello sfratto giunto alle loro orecchie sì, ma col vento. La volontà di tutti sembra quella di regolazzare la posizione di Alfbeto Mondo, che per adesso sta a guardare. Lavora per l’i n s e r imento degli immigrati, un servizio indispensabile per la città. Certo è che resta un mistero su chi abbia dato le chiavi dei locali all’a ss o c i azione che da un anno opera in via Eleonora d’Arborea. I cinque consiglieri nel documento chiedono chiarezza, a partire da chi effettivamente abbia concesso lo spazio solo tramite stretta di mano, senza firme o atto ufficiale alcuno. Le chiavi: qualcuno dell’associazione le ha inevitabilmente in tasca, secondo Piras, «perché la mattina c’è un messo comunale ma l’attività continua anche la sera», quando il messo non c’è più. Dentro non solo volontari e immigrati ma anche «i mobili e attrezzature del Comune», si legge ancora. Gli stessi che per via Roma potrebbero essere costati una decina di migliaia di euro e per il momento spariti. «Non saranno in quella casa?», ha ipotizzato Claudio Cugusi (Pd). Gli altri quesiti indirizzati al sindaco Zedda riguardano eventuali provvedimenti da prendere nei confronti dell’A ssessore alle Politiche Sociali, Susanna Orrù. «Perché ha dichiarato di non saperne niente» e propone nel caso di carenza di responsabilità che «non si debbano avviare procedure di legge, e nel caso quali, per la tutela dell’Amministrazione». A tutto ciò Piras premette che in Commissione Politiche Sociali la stessa Orrù avrebbe dichiarato che l’associazione Alfabeto del Mondo non si doveva trovare in quei locali. In pratica resta ancora un Mondo non autorizzato in un locale che deve essere ristrutturato e che dovrebbe diventare alloggio per i papà separati e in stato di indigenza «con spazi e letti per incontrare i bambini», ha dichiarato Cugusi. Nel frattempo Albafeto del Mondo sta a guardare.
Vi.Sa.
LAVORI NIENTE SOLDI PER RISTRUTTURARE nL’assessore alle Politiche sociali Susanna Orrù aveva assicurato: l’associazione Alfabeto del Mondo deve essere sgomberata anche perché in via Eleonora d’Arborea deve essere effettuato un intervento di ristrutturazione a breve. Ieri mattina, durante la commissione Lavori pubblici, all’assessore Luisa Anna Marras è stato chiesto: quando deve aprire il cantiere per il recupero dell’immobile? La risposta ha spiazzato i consiglieri: nessun intervento è programmato anche perché non ci sono soldi in bilancio che possano essere dirottati sui lavori. Quindi a distanza di qualche giorno dall’annuncio si scopre che l’immobile è sì in condizioni fatiscenti, ma il Comune non ha per ora la possibilità di metterlo a posto. Ma in ogni caso Alfabeto del Mondo dovrà liberarlo