CHIOSCHI
Anche per l’Iguana è scattata l’ora X. Così come è capitato per l’Emerson anche per il chiosco davanti al Marino il Comune ha attivato la procedura per la revoca della concessione. Nel 2006, quando gli altri chioschi crescevano a vista d’occhio in modo abusivo, al Poetto sono arrivate due nuove concessioni con basi ben più solide: l’autorizzazione edilizia. Su un terreno paludoso come le concessioni al Poetto, il Comune aveva autorizzato la nascita delle due strutture con tutte le carte in regola. Per questo motivo, l’anno scorso, mentre le ruspe smantellavano i baretti Emerson e Iguana sono usciti indenni dalla devastazione del Poetto. I chioschi sono stati ricostruiti in base a criteri rigidi imposti dalle linee guida del Pul, mentre i due concessionari in regola hanno mantenuto il loro spazio sull’arenile. Adesso i gestori dei baretti monta-smonta dovranno nuovamente rimboccarsi le maniche, ma i concessionari di Emerson e Iguana non potranno stare seduti al tavolo a guardare i lavori. Il Comune ha deciso di azzerare tutto e le loro concessioni vengono revocate, una decisione che appesantirà i già voluminosi faldoni negli uffici del Tar. Ieri, prima di incontrare la stampa, il sindaco ha parlato coi gestori dei chioschi da smantellare per spiegare loro la situazione. «È un momento molto difficile per loro, alcuni sono in gravi difficoltà economiche - ha spiegato massimo Zedda - rischiano di veder vanificati gli sforzi di una vita, ma noi non possiamo pagare le spese per i loro lavori. Per questo ho garantito che daremo vita a iniziative per portare i cagliaritani al Poetto, come mostre e altri eventi. La prima sarà un’esposizione dei progetti del nuovo lungomare, i cui lavori partirannno tra la fine dell’anno e l’inizio del 2014».