ALFABETO DEL MONDO
Il Comune vuole sgomberarla dalla sede di via Eleonora D’Arborea. «Lo stabile deve essere ristrutturato. Ma per l’associazione Alfabeto del Mondo, che lavora bene per l’inserimento linguistico degli immigrati, deve comunque essere trovata una nuova casa, da offrire in cambio di prestazioni in favore del Comune». Claudio Cugusi (Pd), presidente della commissione Patrimonio, faceva parte della commissione Politiche sociali che entrando nello stabile di Villanova ha scoperto un mondo non autorizzato. Cugusi, chi ha fatto entrare l’asso - ciazione in uno stabile comunale? Le chiavi non le hanno fornite Belfagor né Mazinga: l’ingresso è stato consentito dall’assessore Susanna Orrù e Alfabeto del Mondo occupa gli spazi senza titolo giuridico ma non per colpa sua. Ma l’attività dell’associazione ha un’alta importanza sociale. O no? Questo non è messo in dubbio, anzi. È necessario regolarizzarne la posizione, con la concessione di un altro spazio comunale dove possa continuare a lungo l’attività in favore degli immigrati. Bisogna individuare un luogo adatto in centro storico, in modo che gli utenti possano raggiungerlo con i mezzi pubblici. Durante il vostro sopralluogo sono spuntate anche decine di sedie da duecento euro l’una: alcune accatastate, altre pare siano scomparse... Spero che qualcuno, visto che si parla di mobili per decine di migliaia di euro, ci faccia sapere al più presto che fine hanno fatto. Non vorrei che fossero finite in qualche casa. Dopo lo sgombero quello di via Eleonora D’Arborea rischia di restare l’ennesimo spazio vuoto. Per cosa bisognerebbe usarlo? Il Comune potrebbe aprire lì, dopo i lavori, la prima casa per papà separati e in stato di indigenza, con letti e spazi per incontrare i bambini. Quindi Alfabeto del Mondo non resterà senza alloggio? La burocrazia e la miopia non possono uccidere, come altre volte è invece accaduto, un’associazione utile e libera.
E. F.