Comune
Ci sono cinque indagati per la passata gestione della scuola civica di musica di via Venezia che, nei giorni scorsi, è stata perquisita dalla Guardia di finanza. Con le accuse di peculato e abuso d’ufficio, nel registro degli indagati sono finiti i nomi dell’ex presidente Maurizio Porcelli (consigliere comunale del Pdl), del direttore artistico Luigi Puddu, l’ex vicedirettore Giorgio Baggiani, il componente del cda Marco Ravasio e l’ex funzionario comunale Luigi Manca. Al centro dell’indagine, coordinata dal pm Giangiacomo Pilia, ci sarebbero alcuni contratti - che sono stati annullati dall’amministrazione comunale a fine dicembre – ora al vaglio degli inquirenti. Le Fiamme gialle – che hanno acquisito diversa documentazione dagli uffici della Civica – stanno ora analizzando le diverse posizioni: tra queste anche quella di Manca, ex funzionario comunale a cui, dopo il pensionamento, è stata affidata la responsabilità amministrativa della scuola. Un ruolo svolto per circa 10 anni ma – a quanto sembra – senza i titoli necessari. Stando al regolamento solo a un funzionario del Comune poteva essere assegnato il suo incarico e Manca, dopo la pensione, non lo era più. E per questo avrebbe incassato compensi che non gli spettavano. Sotto la lente anche i contratti a lunga scadenza – stipulati a fine mandato dai vertici uscenti della Scuola - a Baggiani e Puddu. Il primo – nominato anche vicedirettore oltre che docente di tromba - sarebbe scaduto nel 2021, così come il secondo arrivato dopo una lunga serie di rinnovi triennali. Ma che le cose non fossero del tutto chiare lo si era intuito dopo la stroncatura arrivata dal Comune: i contratti sono saltati a fine dicembre, rescissi dal direttore generale dell’a m m i n i st ra z i one, Cristina Mancini. In una nota, il Comune aveva spiegato «Un parere legale sancisce la radicale invalidità dei contratti del direttore artistico e del vicedirettore e irregolarità anche nei contratti degli altri collaboratori » . Alle ombre sulla vecchia gestione – quella legata all’amministrazione Floris – si aggiungono però quelle della nuova: nel corso delle perquisizioni gli uomini della Guardia di finanza avrebbero portato via dagli uffici anche il bando e le graduatorie dei docenti che aspiravano a una cattedra. Non è escluso che gli inquirenti vogliano approfondire gli aspetti della vicenda che riguardano i due insegnanti entrati in lista per l’anno 2012-2013 nonostante fossero parenti di alcuni dei componenti del consiglio di amministrazione. Sfuggiti al controllo del direttore Paolo Zucca, nominato dal sindaco Massimo Zedda proprio perché rimettesse ordine nella Scuola. Ma all’inchiesta della Procura della Repubblica si aggiunge quella della Corte dei conti. Gli inquirenti contabili hanno già acquisito bilanci e documenti della struttura che riceve importanti finanziamenti pubblici di diversa matrice.
Maddalena Brunetti