6 Marzo 2013 ore 13:39
Oltre 150 lavoratori riuniti in assemblea in via Roma. L'assegnazione del fondo di produttività è la causa del malcontento: minacciati scioperi. L'assessore Sassu: "Nel 2013 aumento del fondo incentivante"
Andrea Deidda
L'assemblea di via Roma
Protesta dei dipendenti del Comune di Cagliari. Assemblea questa mattina in via Roma con circa 150 lavoratori. Il fondo di produttività la causa del malcontento, chiesto lo stato di agitazione e minacciati scioperi. L'assessore Sassu: "Nel 2013 aumento del fondo incentivante".
Erano circa 150 i dipendenti del Comune di Cagliari che si sono dati appuntamento questa mattina per un'assemblea nell’aula del Consiglio comunale di via Roma, un’altra invece è stata organizzata in via Sauro. La protesta nasce dai mancati introiti di quello che può essere definito fondo per la produttività, il quale in teoria spetterebbe a tutti i dipendenti.
Nel 2012 tuttavia a causa delle minori risorse a disposizione l'amministrazione comunale è stata obbligata a scegliere privilegiando i funzionari ai ranghi più alti, circa 40 titolari di “posizione organizzativa”, lasciando da parte i restanti 1.300 dipendenti: “Non è accettabile che vengano privilegiate 40 persone, per le quali verranno suddivisi circa 500 mila euro, e svantaggiate quelle restanti” afferma Nicola Cabras coordinatore delle Rsu che parla nome di tutte le sigle sindacali (Cgil, Cisl, Uil e Ugl). Nel corso dell’assemblea è stata approvata la richiesta di proporre ai rappresentanti sindacali lo stato di agitazione e sono state ipotizzate azioni di sciopero.
Sulla vicenda risponde l’assessore comunale al Personale, Luisa Sassu, che spiega: “La ripartizione del fondo deriva dal fatto che la situazione giuridica delle posizioni organizzative è maggiormente tutelata rispetto agli altri dipendenti. Le somme a disposizione inoltre hanno un vincolo di destinazione d'uso e non possono essere utilizzate per altre forme di prestazione lavorativa”.
L’assessore al Personale precisa che “ai tavoli sindacali è stata portata, su indirizzo politico, una proposta di accordo di solidarietà che chiedeva di spalmare una somma verso tutti i lavoratori”. Tuttavia la richiesta si sarebbe arenata perchè non condivisa dai titolari di posizioni organizzative e per timore di contenzosi legali. Ma la Sassu per il 2013 annuncia novità: “Il nostro tentativo sarà quello di creare coesione tra i dipendenti. Domani porterò in Giunta una delibera per avviare un percorso volto ad implementare il fondo incentivante, che viene presentato all'inizio dell'anno come chiesto dai sindacati".