Cagliari
6 Marzo 2013 ore 20:16
I genitori condurranno attraverso un percorso prestabilito gli studenti agli isituti. Entro settembre il progetto pilota alla scuola Randaccio di via Venezia
Andrea Deidda
A scuola si va in piedibus. L’anno prossimo per le vie di Cagliari la mattina potrebbe iniziare a circolare un nuovo mezzo, unico nel suo genere: si chiama piedibus, un vero e proprio autobus umano, formato da un gruppo di bambini “passeggeri” e da adulti nelle vesti di “autisti” e “controllori”. Entro settembre il progetto pilota alla scuola Randaccio di via Venezia.
Il pullman umano partirà da un capolinea e, seguendo un percorso stabilito, raccoglierà i passeggeri alle “fermate” predisposte lungo la strada e arriverà fino a scuola, dicendo così addio allo smog e al caos delle auto che stazionano di fronte agli istituti. Il Comune di Cagliari per l’accompagnamento dei bambini nelle scuole con il “progetto pedibus”, approvato in Consiglio comunale, punta a una nuova forma di mobilità sostenibile, al momento in fase di studio da parte di Legambiente Sardegna e della scuola Randaccio di via Venezia. Proprio da qui partirà la prima sperimentazione del servizio che potrebbe poi estendersi nel resto della città: “L’idea è quella di utilizzare un progetto pilota e prenderlo come modello per le altre scuole” spiega il presidente della commissione Cultura, Francesca Ghirra(Sel).
Attualmente è già stato predisposto un progetto, che prevede tre percorsi, e la direzione della scuola sta svolgendo un’indagine preliminare attraverso una serie di questionari per verificare la disponibilità dei genitori. Saranno loro infatti gli “autisti” e i “controllori” degli alunni, alla polizia Municipale invece spetterà il compito di garantire la sicurezza mentre gli uffici del Comune dovranno studiare al meglio la viabilità. “E’ prevista la partenza degli alunni da tre punti diversi - precisa il presidente della commissione Trasporti, Guido Portoghese(Pd) - verranno utilizzati parcheggi di scambio dove radunare i bambini e organizzare i turni dei genitori. Speriamo di poter partire prima della fine dell’anno scolastico, al più tardi a settembre. E’ un’iniziativa positiva, i bambini vengono educati alla socialità, al movimento e si potranno anche divertire”.