Lirico
Nella guerra del Lirico, consumata a colpi di esposti in Procuera e ricorsi al Tar, entra in scena il presidente della Fondazione e sindaco di Cagliari Massimo Zedda, unico indagato per la nomina della sovrintendente Marcella Crivellenti. Rompe la riservatezza, che finora aveva contraddistinto le sue mosse, con una nota stampa dove, in poche righe, contrasta la memoria difensiva depositata dal ministero dei Beni Culturali davanti al tribunale amministrativo di via Sassari: «La mancata trasmissione del verbale del 20 dicembre 2012 risulta documentalmente contraddetta dalla nota di questa Fondazione (protocollo 1135 del 19 febbraio del 2013) con la quale è stato trasmesso al Mibac, oltre a numerosa altra documentazione, anche il suddetto verbale». Il primo cittadino si sente costretto ad intervenire, «per puro ripristino della verità della vicenda», pur confermando «l'atteggiamento di massima cautela e assoluto riguardo nei confronti dell'indagine in corso». La battaglia va avanti e il nodo centrale restano sempre i verbali delle sedute del Cda. Quelli cruciali sono datati 1 e 15 ottobre del 2012, quando all’interno del consiglio d’a m m inistrazione si discuteva in modo animato della nomina della Crivellenti. Non meno importante è quello del 20 dicembre, quando un cda rimescolato (rinnovato dopo le dimissioni di due consiglieri) sanciva la designazione della nuova sovrintendente. Su quest’ultimo aveva puntato proprio la memoria difensiva del Ministero dei Beni Culturali. Chiamato in causa per non aver esercitato il potere di controllo sulla nomina, sulla base dell’esposto presentato da Angela Spocci, appena qualche giorno fa, attraverso l’av vocatura dello Stato, ha affermato di non poter esercitare tale controllo perché «al momento non risultano ancora essere stati mai trasmessi dalla Fondazione non solo tutti gli atti di indizione e di definizione della stessa procedura ma in particolare neanche la delibera del 20 dicembre 2012». Era quella dove il presidente aveva «dichiarato di essere stati approvati i verbali delle precedenti sedute del 1 e 15 ottobre». In realtà quei verbali erano stati già inviati al Mibac ma erano «apparsi redatti in forma perplessa e contraddittoria », insomma «irricevibili », si legge in una nota del 8 gennaio. E oggi come allora per il ministero la questione è sempre la stessa: «Solo una volta che il potere di nomina sia stato in concreto esplicato positivamente dagli organi dell’istituzione, il ministero potrà esplicare il suo potere di vigilanza». La nomina della Crivellenti, insomma, ancora non c’è. Invece per il presidente della Fondazione, la verità è un’altra: la Crivellenti è il nuovo sovrintendente, il verbale del 20 dicembre è stato inviato al ministero.
Francesca Ortalli