LA SITUAZIONE OGGI. Il decreto Rassu, le perplessità di Frau
Accertamento di compatibilità paesaggistica: è la carta che i gestori dei chioschi del Poetto hanno giocato per cercare di evitare la demolizione - e la successiva ricostruzione - delle strutture di legno realizzate sul litorale appena un anno fa. La risposta degli uffici dell'assessorato all'Urbanistica non è ancora arrivata, come non è ancora stato sciolto il nodo del decreto Rassu, cioè il provvedimento che secondo la Giunta regionale consentirebbe ai baretti di rimanere in piedi fino all'approvazione del Piano di utilizzo dei litorali.
Una soluzione che è stata accolta con qualche più di una perplessità dal sindaco Massimo Zedda e dall'assessore all'Urbanistica Paolo Frau. Il rischio, secondo il Comune, sarebbe quello di un possibile stop (se dovesse intervenire la magistratura) proprio nel cuore della stagione estiva.
L'accertamento di compatibilità serve, in linea teorica, a bloccare le demolizioni chieste il 18 dicembre scorso dal Servizio Patrimonio del Comune. Un documento a cui per ora non è stato dato ascolto, visto che i chioschi del Poetto sono ancora al loro posto. La seconda richiesta è di fine gennaio: «Si chiede di voler fornire notizie sullo stato di attuazione delle operazioni», è scritto nella lettera firmata dal dirigente del servizio Patrimonio, che ha fatto lievitare le preoccupazioni dei gestori dei chioschetti del Poetto.
Gli imprenditori rischiano infatti di perdere le concessioni demaniali su cui sono stati realizzati i baretti: in caso di mancato rispetto delle norme, il Comune potrebbe avviare il procedimento di decadenza delle loro licenze. Un'eventualità che ovviamente i gestori vogliono evitare: qualcuno sarebbe già pronto a uno “smontaggio” veloce, per poi ricostruire il chiosco all'inizio della primavera. Ma sarà fondamentale la pronuncia degli uffici dell'assessorato all'Urbanistica. (m.r.)