LA MOSTRA
FINO AL 7 APRILE L’esposizione “Grandi assenti” è visitabile alla Galleria comunale d’Arte fino al 7 aprile. Annamaria Montaldo: «Con questa mostra Cagliari si apre all’arte contemporanea»
Lo scorso anno De Chirico e Modigliani, fra gli altri. Artisti non presenti nella collezione Ingrao ospitata nella Galleria Comunale d’Arte di Cagliari. Ancora “Grandi assenti” quest ’anno (la mostra è visitabile fino al 7 aprile), percorsi di ricerca alternativi, opere di maestri del ‘900 che si “scontrano” per forma e contenuto con quelle dell’esposizione permanente. Prestiti dal museo Fattori di Livorno, non più “in - cursioni pacifiche” ma “invasioni aggressive ”, di rottura. Ecco che allora in Galleria si spalanca una finestra sugli anni ‘50, ‘60, ‘70, quando in Italia si tendeva verso l’Astratto e l’Informale. Si parte con una “Natura morta” di Guttuso dal realismo vigoroso, espressionista. Poi Emilio Vedova, quattro lastre incise in nero su zinco, sperimentazioni su metallo con cui l’artista veneziano indaga proprio l’arte dell’incisione. Di Lucio Fontana ci sono in mostra tre disegni datati fra il ‘49 e il ‘51, che testimoniano le prime esperienze del suo Spazialismo. Grovigli di segni, fori sulla carta a cercare nuovi spazi dimensionali, che rimandano ai “tagli ”e“buchi” su tele monocrome. E ancora, “Mattino”, paesaggio “sironia - no” di Aligi Sassu, o l’astrattismo “re - ticolare ”, di Mario Nigro. Pietro Consagra e la sua “Scultura” astratta, opera “frontale ”.
In esposizione anche un “Rotante ” del ‘67 di Arnaldo Pomodoro, suo tipico solido geometrico in bronzo di piccole dimensioni. Si sente il silenzio assoluto di Alberto Burri con “Ustione ”, quattro bruciature in sequenza verticale, la materia che si fa pittura. Mario Schifano è presente con “Personaggi tv”, la televisione come musa ispiratrice, una lastra di plexiglass ricopre l’opera: è lo sbiadimento provocato dalla società dei consumi. Fausto Melotti e “Gli arpioni”(1972), in acciaio inox, equilibri e simmetrie che si perdono nell’astrazione. Di Umberto Mastroianni si fa ammirare un’ope - ra pittorica del ‘66, a suggerire vorticosi movimenti astrali. Il percorso si completa con i moduli in vetro del cagliaritano Alessandro Carboni. «È da diversi anni che stiamo conducendo una gestione dinamica del museo - dice Annamaria Montaldo, direttore dei Musei Civici - e con questa mostra abbiamo consolidato l’apertura verso l’arte contemporanea della Galleria e di Cagliari, che in questo ambito sta riacquistando un ruolo importante». Massimiliano Messina