Lirico
TEATRO Segreterie nazionali al fianco dei lavoratori: ora serve un incontro urgente con il sindaco e il governatore
Sindacati compatti contro le istituzioni: c’è da salvare il Lirico. Anche i segretari nazionali di Cgil, Cisl, Uil, Fials dello spettacolo chiedono un incontro urgente al presidente della Fondazione Massimo Zedda e governatore Ugo Cappellacci. Intanto i lavoratori del Lirico hanno incassato anche la solidarietà dei confederali del Maggio Fiorentino. Contemporaneamente si cercherà di sollecitare anche l’intervento del ministro dei Beni culturali, finora non pervenuto, al di là della nota firmata dal dirigente Nastasi che disconosceva la nomina della sovrintendente Marcella Crivellenti. «Ci hanno riposto che bisogna aspettare le decisioni della magistratura», rivela Rossella Diana della Cgil. Nel frattempo però i tempi stringono: la stagione lirica è alle porte e per fine aprile, come da tradizione, dovrebbe andare in scena la prima opera. La contestata guida della Fondazione, Marcella Crivellenti è in maternità, come suo diritto, dal 27 febbraio. Senza però avere predisposto nulla per la stagione imminente. Importantissima, non solo per una questione di prestigio ma anche per l’accesso al Fus (Fondo unico per lo spettacolo assegnato dal ministero). «Ad oggi è tutto fermo - spiega Rossella Diana - mancano tutti lefigure professionali competenti, dal direttore degli allestimenti scenici fino al direttore artistico, passando per quello amministrativo». Non solo: «Non sappiamo neanche chi prenderà le redini del teatro. La sovrintendente ha annunciato la programmazione della stagione lirica ma ad oggi non risulta nessun atto pratico che vada in questa direzione», aggiunge riferendosi alla comunicazione di una conferenza stampa per presentare la stagione lirica arrivata il primo dell’anno, ma poi rimasta lettera morta. «Qui si rischia la paralisi - hanno detto a chiare lettere i sindacalisti arrivati da Roma, Fabio Benigni (Uilcom) Silvano Conti (Cgil-Slc), Maurizio Giustini (Fistel-Cisl) ed Enrico Sciarra (Fials) - «manca la programmazione e di fatto si pagano i professionisti in organico senza farli lavorare. Se il Ministero e gli altri enti interessati accettano questa situazione sono colpevoli di peculato » . «Vogliamo togliere gli alibi a tutti: Ministero, Regione e Comune stanno affossando una realtà produttiva », precisano. Secondo Benigni, Conti, Giustizi e Sciarpa «si sfiora il ridicolo: i soldi ci sono ma non si programma e duecento persone sono pagate per non lavorare. In chiusura lanciano un appello a massimo Zedda: «È lui il responsabile dell’Ente, nomini almeno il direttore artistico e quello amministrativo. Se manca la responsabilità politica si pregiudicano i finanziamenti». Francesca Ortalli +