Crivellenti in maternità: «Ora è impossibile organizzare la stagione»
La vertenza del Teatro lirico diventa nazionale. Ieri in città c'erano i segretari nazionali del settore cultura di Cgil, Cisl, Uil e Fials. Fabio Benigni Silvano Conti, Maurizio Giustini, Enrico Sciarra, con i vertici regionali di Usb, Css, Cgil (compreso il segretario Enzo Costa) e alle Rsu del lirico chiedono che si apra immediatamente un tavolo con Regione e Comune e che Zedda indichi professionisti in grado di dirigere il Teatro.
Dal 27 febbraio, infatti, la sovrintendente Marcella Crivellenti è andata in maternità senza fare le nomine necessarie per allestire la stagione lirica e di balletto che si apre il 19 aprile ed è ancora senza cartellone. Per i sindacati non si può più tergiversare, pena la perdita dei fondi pubblici. In pratica, il sindaco dovrebbe firmare i contratti per le figure vacanti: direttore artistico, amministrativo, del personale e degli allestimenti scenici, «così come ha fatto per la biglietteria, rinnovando il contratto al Box office», evidenzia Annalisa Pittiu (Cisl). «La questione della correttezza della nomina di Crivellenti passa ora in secondo piano: c'è un'urgenza», sottolinea Giustini.
«Siamo qui per assumere come nostra la vertenza cagliaritana», spiega Conti, mentre Benigni non esclude di rivolgersi al Ministero: «Il commissariamento è una sconfitta, sarebbe solo l'extrema ratio». Se nessuno dovesse intervenire Sciarra spiega che si tratterebbe di peculato: «Senza programmazione ci sarebbero 200 stipendi pubblici pagati a delle persone per non lavorare». Ma se la vertenza non si sblocca non ci sarebbero nemmeno quelli: infatti in cassa ci sono i soldi solo per le buste paga di marzo, denuncia la Rsu, che incassa anche la solidarietà dei colleghi del Maggio fiorentino.
Mario Gottardi