LA PROPOSTA Il Fai voleva organizzare un concerto gratis con il musicista, dall’assessore Puggioni nessuna risposta
Poteva essere l’occasione per gustare musica di qualità, comodamente seduti nelle poltroncine del teatro Lirico. Ma l’esibizione a costo zero del trombettista Paolo Fresu resta solo una proposta. La avanza il Fai (Fondo ambiente italiano) all’assessore alla Cultura, Enrica Puggioni, verso la fine del 2012. Un’idea alla quale appare difficile dire di no: un concerto di Paolo Fresu al teatro Lirico. Nessun biglietto da pagare, chi vuole lascia un’offerta per l’associazione che fin dal 1975 promuove, senza scopo di lucro, “cultura di rispetto della natura, dell’arte, della storia e delle tradizioni italiane”. Qualcosa va storto, per Fresu non c’è spazio nel palco della fondazione di via Sant’Alenixedda ma può salire sul palcoscenico – decisamente più piccolo - del teatro Massimo. Tutto risolto? No: da musicista esperto qual è, l’artista nato a Berchidda e apprezzato in mezzo mondo conosce il teatro di via De Magistris. Inadatto da un punto di vista dell’acustica. Risultato: salta tutto. E questo “inciampo” del - l’amministrazione comunale poteva anche avere risvolti peggiori: più voci sostenevano che il Fai, dopo il “niet” all’esibizione di Fresu al Lirico, volesse portare l’annuale “Giornata di primavera” lontano dalla città. Poi, le acque si sono calmate, il 24 marzo sarà possibile visitare Villa Trois e villa De- voto, in un percorso più ampio, quasi completato come logistica, che prevede il tour di tutti i giardini della città. «Un membro del comitato aveva stretto contatti con l’assessore Enrica Puggioni. Si erano incontrati e le era stato presentato il progetto di un concerto gratis di Paolo Fresu», racconta Giovanni Cappai, capodelegazione regionale del Fai, «la Puggioni ha però mo strato disinteresse, mi dispiace dirlo, affermando che non erano disponibili gli spazi artistici di via Sant’Alenixed - da, e che il concerto poteva svolgersi al teatro Massimo. Ne avevamo parlato con Fresu, che essendo un grande artista con sue specifiche esigenze, ci aveva detto che l’acustica del Massimo non era idonea. Inoltre - prosegue Cappai, snocciolando tutte le tappe della vicenda - se non c’è un totale di pubblico sufficiente che ci consenta, attraverso offerte libere di beneficenza, di coprire le spese, noi stessi scegliamo di non fare l’evento». Il non concerto di Paolo Fresu è stato anche oggetto, mercoledì, di un’interroga - zione urgente di Giorgio Cugusi (Sel): «Il Fai si sta prodigando per organizzare un concerto di Fresu, senza nessun biglietto da pagare. Vorrei sapere se questa occasione è possibile». Con la Puggioni assente giustificata, la risposta è arrivata dal sindaco Massimo Zedda: «Ho chiesto alla sovrintendente Marcella Crivellanti, mi ha detto che non c’è nessuna richiesta formale. Fresu ha poi detto che è indisponibile per impegni suoi. C’è stato un contatto del Fai a gennaio. Per eventi futuri restiamo a disposizione». Paolo Rapeanu