Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

In preghiera per le vittime dei bombardamenti

Fonte: L'Unione Sarda
28 febbraio 2013


1943-2013. Questa mattina la messa commemorativa in via Roma
 

Vedi la foto
La mattina del 28 febbraio, era una domenica, di settanta anni fa Cagliari fu colpita dai bombardieri alleati che la rasero al suolo. Il raid americano colpì soprattutto il porto, via Roma e largo Carlo Felice uccidendo 200 cagliaritani. Questa mattina per ricordare quella strage di civili, come ogni anno, alla chiesa di San Francesco da Paola, in via Roma, si tiene la messa (alle 11) in onore dei caduti di quella domenica di sangue.
L'evento, organizzato come dal Comune e dall'Associazione provinciale vittime civili di guerra, si pone al centro delle numerose manifestazioni programmate per ricordare i 70 anni da quei tragici avvenimenti che misero in ginocchio la città. Alla funzione religiosa, aperta a tutti i cittadini, presenzierà il sindaco Massimo Zedda, gli assessori e consiglieri comunali, i rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d'arma, del Comando militare marittimo della Sardegna e della Capitaneria di porto. «Dopo la santa messa in suffragio delle vittime del bombardamento della domenica del 28 febbraio del 1943, ci sposteremo nell'androne del palazzo del Consiglio regionale per un ricordo davanti alla lapide dedicata ai cittadini e alle cittadine che perirono quella mattina», spiega il presidente dell'associazione Lazzarino Loddo.
I sopravvissuti raccontano che quella domenica fu un massacro. Gli aerei alleati arrivarono a sorpresa alle 12,55 mentre i cagliaritani uscivano dalle chiese. Gli allarmi suonarono in ritardo. Il porto, via Roma, la stazione e il Largo furono i bersagli su cui si accanì l'aviazione americana. Il bollettino ufficiale dell'epoca parlò di 200 morti solo in città. Dal giorno iniziò lo sfollamento di tutti gli abitanti.