Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Province, arriva la proroga ma solo fino a giugno 2013

Fonte: L'Unione Sarda
27 febbraio 2013


I Riformatori: schiaffo ai sardi. Le autonomie locali: centrodestra irresponsabile
 

Non una maxi proroga ma una proroghetta : le otto Province restano in vita fino al 30 giugno 2013, in attesa della riforma degli enti locali. Lo ha deciso ieri il Consiglio regionale allungando i termini fissati dopo i referendum di maggio 2012, in base ai quali le Province sarebbero state commissariate da domani.
La legge approvata ieri cerca di evitare le difficoltà pratiche (specie per la gestione di strade e scuole superiori) e i possibili contenziosi legati al commissariamento di organismi eletti dal popolo. La soluzione scelta inizialmente dalla Giunta prevedeva lo scioglimento delle Province solo alla loro scadenza naturale, nel 2015. Poi in commissione Autonomia la proroga è stata ridotta fino a giugno.
La legge è stata votata dalla sola maggioranza, e neanche tutta: i Riformatori hanno lasciato l'aula, coerenti con la loro richiesta di dimezzare subito le Province come sancito dai referendum. «Un altro schiaffo ai sardi», ha attaccato il loro coordinatore Michele Cossa, «il segnale dato dagli elettori domenica e lunedì non si è capito. Il Pd chiarisca una volta per tutte se è a favore delle Province». I democratici, come tutta l'opposizione, si sono astenuti, dopo aver inutilmente proposto con Gian Valerio Sanna un emendamento per ripristinare la scadenza naturale, votato anche da Franco Cuccureddu (Mpa), Renato Lai (Pdl) e Nanni Campus (Sgd). Gianfranco Ganau, presidente del Consiglio delle autonomie locali, contesta «l'irresponsabilità della maggioranza», che ignora «l'impossibilità di sciogliere organi regolarmente eletti prima della scadenza del mandato»: sarà «caos istituzionale». (g. m.)