Rassegna Stampa

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Le prime reazioni a caldo sull'andamento dello spoglio a Cagliari e Sardegna

Fonte: web cagliaripad.it
26 febbraio 2013

Speciale elezioni Politiche 2013, I COMMENTI
 

redazione cagliaripad,
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Primi commenti:

21:22- Luciano Uras (Sel): “C'é una grande confusione e nasce dalle urne un problema per il Paese e un doppio problema per la Sardegna a causa della peggiore delle risposte che ci si poteva attendere dall'elettorato. C'é sicuramente una grave responsabilità delle forze politiche - osserva - ma anche una responsabilità di quella parte di popolazione più attrezzata ad affrontare i problemi e gestire il Paese. Il movimento non é da demonizzare anche perché questa reazione di protesta che si combina con l'astensionismo crescente non porta solo messaggi negativi: è una nuova realtà politica di cui occorre tener conto".

21:03- Giampaolo Diana (Pd), “Abbiamo sottovalutato il fenomeno Grillo. La situazione è preoccupante e il Paese è ingovernabile. Vivo il risultato elettorale con un sentimento di angoscia. Di fatto l’Italia si è affidata nuovamente a Berlusconi. Non ci resta che sperare nel buonsenso dei rappresentanti 5 Stelle. In Regione i centristi dovrebbero rimettere il mandato, ma so già non lo faranno”.

20:44- Silvio Lai, Segretario regionale Pd: “Il risultato, seppur non definitivo, fa emergere che chi ha votato per la prima volta e i giovani ha dato un voto più di protesta che di proposta. Quello del Pd sardo è un buon risultato, ma a livello nazionale ci sarà sicuramente un problema di governabilità. Il successo dei grillini nei territori disagiati è figlio del malessere, i ragazzi vogliono risposte sul futuro e la politica deve dargliele”.

20:11- Barracciu (Pd): “In Regione non esiste la maggioranza di centrodestra chi governa non ha più la maggioranza nell’Isola, se si uniscono i disastri di questi ultimi 4 anni ce n’è d’avanzo perché Cappellacci si dimetta con urgenza. Se fosse vero che si azzera la Giunta considerata la vigliaccheria che distingue Cappellacci la mia sensazione è che si configuri il seguente scenario: ovvero che faccia fuori La Spisa e Liori e rafforzi la sua Giunta con tanti servi sciocchi quanti potrebbero essergliene utili per trascinarsi in questa sua patetica presidenza. Spero che il Psd’Az e l’Udc mettano in campo tutto il loro senso di responsabilità e stacchino le bombole d’ossigeno al moribondo Cappellacci”

19:30- Emilio Floris (Pdl): "E' innegabile lo strabiliante effetto del Movimento 5 Stelle che ha canalizzato a suo favore il voto dell'antipolitica e, dai dati a disposizione, si può dire che ha eroso voti maggiormente all'elettorato di centrodestra. Per quanto riguarda il Pdl è da notare l'enorme recupero dato che un mese fa i sondaggi davano il partito al 13%, questo lo dobbiamo al grande mattatore Silvio Berlusconi".

Sui possibili scenari per il Governo del Paese: "Difficile la formazione del Governo, bisogna capire come si muoverà il movimento di Grillo, ci auguriamo che ci stupisca con proposte politiche". Per Emilio Floris l'elezione in parlamento è praticamente certa”.

19:10- Paola Pinna (M5S): "Grande soddisfazione, speriamo che Cappellacci prenda atto del risultato".
19:00 - Yuri Marcialis, segretario cittadino Pd: "Cagliari ci promuove visto lo scrutinio la città regge e siamo il primo partito ed è la prima volta che succede alle politiche. Al momento siamo al 28 % nonostante Grillo sia in crescita, siamo stati premiati dal fatto di aver governato la città e di averlo fatto bene. Il dato cittadino è in controtendenza rispetto a quello dell’hinterland. A Quartu, Selargius e Capoterra il primo partito è il Movimento 5 stelle”.

19:00 - Thomas Castangia, segretario provinciale Pd: “Buono il risultato di Cagliari con 8 punti su Grillo. L’hinterland ci ha penalizzato. Tuttavia il Pd è il primo partito in Provincia ma nessuno si aspettava un successo di Grillo di queste dimensioni”.

17:00 -  Romina Mura (Pd): "Le proiezioni delineano una situazione incerta: il dato comunque è molto preoccupante. Attendiamo un numero di sezioni sufficiente. Resta poco da dire, dopo aver fatto tutto ciò che c'era da fare anche in campagna elettorale".