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CAGLIARI. Ritorno di fiamma per il Sant'Elia dopo le complicate vicissitudini di Is Arenas. Tre consiglieri comunali (Giovanni Dore, Ferdinando Sechi e Enrico Lobina) provano a sondare il terreno...
CAGLIARI. Ritorno di fiamma per il Sant'Elia dopo le complicate vicissitudini di Is Arenas. Tre consiglieri comunali (Giovanni Dore, Ferdinando Sechi e Enrico Lobina) provano a sondare il terreno per un eventuale riapertura del vecchio stadio con un'interrogazione al sindaco e alla Giunta.
«Essendovi fondati timori, da parte della tifoseria – si legge nel documento – di non poter più assistere alle partite "casalinghe" della squadra del Cagliari in Sardegna, potrebbe essere valutata, ove la Cagliari Calcio Spa ne facesse richiesta e pagasse i relativi oneri, la possibilità di una riapertura, quantomeno parziale, dello Stadio S.Elia».
Per questo i consiglieri chiedono «a quanto ammonta la stima degli oneri economici che sarebbero necessari per l'acquisto ed il posizionamento di tutte le misure di sicurezza esterne (tornelli, reti di protezione, ecc.) previste dalla legge, che allo stato non sono più al Sant'Elia perchè portate via dal Cagliari (e di proprietà di quest' ultimo)».
E poi «se è vero che, quando il Comune ha riacquisito il possesso dello Stadio, non sono state trovate tutte le attrezzature alle telecamere per la sicurezza e le riprese interne di proprietà comunale, a quando risale la scoperta, se è stata presentata denuncia di furto e a quanto ammonta la stima degli oneri economici che sarebbero necessari per l'acquisto e posizionamento di tale strumentazione».
E infine «quali altri lavori – conclude l’interrogazione – oltre a quelli sopra indicati, quali altri oneri economici e quali i tempi stimabili per l'apertura dello Stadio e quale parte può essere riaperta e quanti spettatori potrebbero assistere ad una partita di calcio ufficiale».
Stefano Ambu