Il nuovo caso-eternit del Poetto scuote maggioranza e opposizione di palazzo Bacaredda. C’è chi rassicura i cittadini sull’assenza di rischi per la salute, ma c’è anche chi pone più di un dubbio e chiede che siano chiamati tecnici diversi da quelli che hanno analizzato la sabbia l’estate scorsa. E non manca nemmeno chi obietta sulla scelta –scritta nelle carte della relazione conclusiva della commissione consiliare ad hoc – di non aver “grigliato” i granelli tra l’Ottago - no e il rudere dell’ex Marino per risparmiare soldi. Insomma, un caos bello e buono. Mercoledì si parlerà solo di questo nella seduta del consiglio comunale, e la palla passa interamente alla Giunta. Che deve tenere conto di quel “con ogni consentita celerità”, scritto nelle ultime righe delle 21 pagine votate all’unanimità dalla commissione d’inchiesta sul caso. Tra i tanti aspetti, c’è quello di evitare un’altra estate con la spiaggia off limits. «La spiaggia non è contaminata, nessun pericolo per le persone. L’inter - vento è una rimozione di rifiuti pericolosi, fin da subito erano previste azioni in più fasi, la mancata grigliatura dell’ultimo lotto è stata decisa per non intaccare la posidonia», dice Davide Carta, capogruppo Pd, «i nuovi controlli partiranno quanto prima, senza intaccare la stagione estiva. L’estate scorsa il Comune ha operato ottimamente, arrecando poco disagio ». Diametralmente opposto il pensiero del capogruppo Udc, Gianni Chessa: «Giusto fare accertamenti ulteriori, forse nell’aria o sabbia ci sono ancora polveri di eternit. I tecnici che hanno operato finora ci lasciano dubbi», dice Chessa, «ne va della pelle dei bagnanti, la Giunta faccia nuovi controlli». E il parere della Giunta è la cartina tornasole anche per Alessio Mereu, capogruppo dei Riformatori: «I nuovi lavori? Scelga la Giunta se farli o meno, i pareri dicono che non ci sono rischi per la salute, penso basti un monitoraggio periodico dell’aria del Poetto», afferma, «i soldi vanno spesi per cose utili, non per toglierci sfizi». E Sergio Mascia, capogruppo di Sel, è chiaro: «Dalle audizioni emerge che non ci sono rischi per la salute, aggiungo che il lungomare dovrà essere monitorato con una certa frequenza. Le nuove operazioni », spiega Mascia, «devono essere concluse prima dell’arrivo dell’estate, quando il Poetto viene frequentato da tante persone». Altra sedia della commissione speciale è stata quella del capogruppo di Ancora per Cagliari, Anselmo Piras: «Abbiamo lavorato bene, dimenticando le singole appartenenze politiche. Il nuovo controllo è un giusto scrupolo a seguito delle dichiarazioni fatte da uno dei tecnici. Nessun allarmismo», dice Piras, «ma meglio spendere quattro denari in più per essere sicuri, e finire i controlli prima della nuova stagione balneare». E il capogruppo del Centro Giovani, Antonello Floris, punta il dito «contro l’opera di grigliatura, interrotta perché onerosa. Non è una valida scusante, la salute prima di tutto. Ok alla nuova pulizia dell’arenile, per fortuna i dati dicono che non c’è nessun rischio per la salute dei tanti fruitori del litorale». Paolo Rapeanu
IN AULA INTERA SEDUTA DEDICATA ALL’ETERNIT
Un’intera seduta del Consiglio comunale, quella di mercoledì prossimo, dedicata alla “Relazione conclusiva della commissione consiliare di indagine presenza eternit spiaggia Poetto”. Sicuri gli interventi di tutti i quattordici componenti della commissione – che si è riunita gratuitamente e che è stata presieduta dal capogruppo Pdl, Giuseppe Farris -. Cinque mesi di lavori e audizioni, per arrivare alla stesura definitiva del documento, con voti unanimi. Analizzate fotografie relative alla scorsa estate, quando gli operai della Se.Trand. Srl hanno setacciato la spiaggia alla ricerca dell’eternit. Sono stati anche ascoltati gli enti interessati (Arpas, Provincia, Asl 8), così come i rappresentanti della ditta che ha svolto i lavori di bonifica del litorale, e vari dirigenti e tecnici di palazzo Bacaredda, che hanno portato dati e analisi in loro possesso. Ora la palla passa nelle mani della Giunta, che ha ricevuto precise indicazioni su ciò che va fatto nei 7 chilometri e mezzo di sabbia dalla Sella del Diavolo al confine con Quartu.