Rassegna Stampa

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Buche nelle strade, il Comune deve pagare: "Serve una vera assicurazione"

Fonte: web Castedduonline.it
23 febbraio 2013

    L'appello di Cugusi

di
Federica Lai

Venerdì 22 Febbraio 2013 | 15:00

“Il Comune di Cagliari è assicurato per la responsabilità civile contro i danni provocati a terzi, l’assicurazione per la responsabilità copre anche i  danni subiti dai pedoni a causa della cattiva manutenzione delle strade e dei marciapiedi?”. Questa la premessa dell’interrogazione depositata dal consigliere Pd Claudio Cugusi, con la quale si chiede al Sindaco e all’assessore competente di informare il Consiglio comunale “del numero e della consistenza delle cause per risarcimento danni in cui è parte l’amministrazione per il tramite dei legali delle compagnie di assicurazione e quali iniziative intendano adottare”.

“Il Comune di Cagliari è assicurato per la responsabilità civile contro i danni provocati a terzi – continua l’esponente del Pd nell’interrogazione - ma
le pratiche per responsabilità civile intentate dai pedoni danneggiati risultano essere gestite, sin dall’inizio ed esclusivamente,  dalle compagnie di assicurazione.
Molte di queste pratiche, anziché essere definite bonariamente, sfociano in giudizi civili davanti al Giudice di Pace e al Tribunale a causa della resistenza opposta dalle compagnie di assicurazione, anche in casi nei quali la responsabilità dell’Amministrazione è lampante.
Nei giudizi civili si costituisce formalmente il Comune di Cagliari, ma di fatto, la causa, viene gestita dall’assicurazione e dai propri legali in nome e per conto del Comune”.

Viene poi citato il caso della signora Raffaela Congiu: “ Risulta pendente sin dal 2005 la causa intentata dalla signora Congiu Raffaela, una sessantacinquenne di Sant'Avendrace che, per una grossa buca aperta nella strada e non segnalata, esattamente  in Via Monte Sabotino, cadeva rovinosamente a terra e si fratturava la mano destra.
Sul posto interveniva la Protezione Civile che, il giorno stesso, provvedeva a ricoprire la buca ed a redigere un rapporto di intervento nel quale attestava l’esistenza della buca non segnalata.

Nonostante l’evidenza dei fatti, la compagnia di assicurazione indicata dall’Amministrazione (che, nel caso di specie, era la Fondiaria SAI) non provvedeva a risarcire il danno e il Comune veniva citato in giudizio dalla malcapitata signora.
La causa, iniziata nel 2005, ha già conosciuto ben 10 udienze e notevole attività istruttoria e si avvia alla conclusione (ragionevolmente con almeno altre due/tre udienze) con gravi rischi di
pesanti condanne alle spese dell’amministrazione”.

Questa situazione – conclude Cugusi - rappresenta un grave fattore di  rischio economico per l’amministrazione, che potrebbe vedersi condannata ad ingenti somme liquidate a titolo di spese legali.
Per questo motivo invito il sindaco e l’assessore competente a dichiarare quali iniziative intendano adottare per fare fronte alle situazioni come quelle descritte nel caso della signora di Sant'Avendrace, ordinando anche agli Uffici di interloquire con la compagnia di  assicurazione Fondiaria SAI affinchè risolva il caso della signora, senza attendere l’esito del giudizio”.