Piano del centro storico
 

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Sarà più facile risanare e riqualificare i sottani di Castello, frazionare gli appartamenti e realizzare soppalchi, e verranno favoriti «gli accordi di programma per trasformare alcuni grandi contenitori urbanistici, e creare così le condizioni per gli investitori di intervenire, a vantaggio della collettività», spiega l'assessore Paolo Frau. Il Piano particolareggiato del centro storico, a due anni dalla prima adozione - era il febbraio del 2011 - è pronto per l'approvazione definitiva. La commissione Urbanistica, presieduta da Andrea Scano (Pd) sta esaminando in questi giorni 42 delle 56 osservazioni ammesse dagli uffici (alcune sono arrivate fuori tempo massimo) e nel giro di un mese la delibera dovrebbe essere presentata in Consiglio. Il Piano sarà lo stesso approvato dalla Giunta Floris, a cui verrà aggiunta una seconda delibera che l'assessorato coordinato da Frau sta preparando in questi giorni e che prevede le novità per sottani, soppalchi e frazionamenti. «Norme innovative che permetteranno di rilanciare gli antichi quartieri», dice l'esponente della Giunta Zedda.
Confermate le previsioni per i «vuoti urbani», cioè le aree degli edifici distrutti dai bombardamenti del '43. In via Fara, nello sterrato che per decenni è stata utilizzato come parcheggio, verranno realizzati nuovi edifici. Lo stesso succederà in via La Marmora, dove verrà ricostruito il Portico Vivaldi Pasqua e il palazzo che lo sovrastava, prima di essere abbattuto dalle bombe. Un discorso identico in via Palabanda, dove verrà ristrutturato l'arco e ricostruito il palazzo che si affacciava su Corso Vittorio Emanuele.
Il Piano darà «una importante boccata d'ossigeno all'edilizia», spiega Alessio Mereu (Riformatori), «e consentirà di rendere vivibile il centro storico, eliminando alcuni paletti. Purtroppo però non credo che servirà a risolvere il problema dello spopolamento della città». (m.r.)