Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Baretti, il Pd chiede decisioni

Fonte: L'Unione Sarda
19 febbraio 2013


POETTO. Il partito di maggioranza relativa al Comune sollecita sindaco e assessore

Cugusi: «È fondamentale dare prospettive ai gestori»

«Lo stiamo esaminando». Disse così, una settimana fa, l'assessore comunale all'Urbanistica Paolo Frau dopo aver ricevuto il decreto del suo omologo regionale, Nicolò Rassu, che avrebbe dovuto scongiurare la demolizione dei baretti del Poetto in attesa dell'approvazione del Piano di utilizzo del litorale, entro fine anno.
Ma siccome l'esame si protrae, nel Pd iniziano a spazientirsi. Ieri Claudio Cugusi, presidente della commissione Bilancio, ha presentato un'interrogazione a sindaco e assessore a cui chiede di «informare l'Aula sulla eventuale applicazione del decreto e, in caso di risposta positiva, se questo troverà applicazione automatica da parte degli uffici o se sarà necessaria invece una delibera di consiglio di interpretazione dell'articolo 30 del Piano urbanistico comunale».
INCERTEZZA L'interrogazione di Cugusi parte dalla premessa che «l'inquadramento giuridico della materia delle concessioni demaniali e delle strutture leggere ivi insistenti appare ancora oggi incerto» e che il Comune «si è visto recapitare da più parti, istituzionali e non, ipotesi di soluzioni per la demolizione immediata ovvero per la proroga sino a una data certa».
COINVOLGERE IL CONSIGLIO Cugusi reputa positiva «l'attivazione da parte del sindaco del tavolo tecnico con la Prefettura» ma sollecita la Giunta ad «allargare il tavolo decisionale e non farsi carico da sola della risoluzione del problema per le evidenti interconnessioni, non agevoli, urbanistiche e paesaggistiche della materia».
DARE PROSPETTIVE AI GESTORI Esponenti del Pd ed alcuni di Sel avevano accolto con favore il decreto Rassu, pur definendolo tardivo, ed avevano nuovamente auspicato una soluzione che salvaguardasse le attività economiche del litorale. Anche per questo Cugusi stigmatizza «l'acuirsi della conflittualità tra il Comune e gli operatori che ricevono risposte negative degli uffici. Ma», conclude il consigliere comunale del Pd, «è doveroso indicare immediatamente agli operatori una prospettiva futura fintanto che le strutture sulle concessioni demaniali non siano state demolite». (f.ma.)