Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

La beffa Decine di sedie di design abbandonate negli uffici dei poveri

Fonte: Sardegna Quotidiano
19 febbraio 2013

VIA D’ARBOREA La scoperta durante un sopralluogo della commissione Politiche sociali: «Pezzi molto costosi

LA POLEMICA I consiglieri Pd: cosa ci fanno? Chi ha deciso l’acquisto? L’assessore promette controlli accurati

Decine di sedie ammassate e inutilizzate. E sembra già uno spreco. Ma il ritrovamento fatto dalla commissione Politiche sociali, ieri mattina, assume il sapore della beffa quando si scopre che quelle sedie trasparenti e dalla forma particolare sono pezzi di design, il cui costo potrebbe superare i 150 euro per ognuna. A peggiorare la situazione il luogo in cui sono accatastate: un deposito del “Settore tutela, interdizioni, amministratori di sostegno” in via Eleonora d’Arborea. Costosi beni, di proprietà del Comune (come dimostrato dalla targhetta dell’inventario) che nessuno usa, in un luogo nel quale si dovrebbero affrontare i casi di cagliaritani in difficoltà, anche economica. Dal piano interrato fino al terzo questo immobile comunale riserva altre sorprese: al piano terra ci sono uffici comunali, al primo c’è l’associazione Alfabeto del mondo, una Onlus, e il secondo piano è in gran parte inagibile. Sottoterra, dopo una ripida gradinata, sono ammassati e prendono polvere e muffa dai muri scrostati cartoni, oggetti buttati alla rinfusa, addirittura un fotocopiatore che ha visto sicuramente giorni migliori. E sono proprio quelle sedie, che sembrano nuove e che restano impolverate l’una sopra l’altra al piano terra mentre altre identiche sono utilizzate dall’associazione al primo piano, che balzano agli occhi della commissione Politiche sociali. Ieri mattina la visita alla struttura, decisa per capire come sono utilizzati i tanti stabili comunali sparsi per la città. Claudio Cugusi, consigliere comunale Pd, resta sorpreso appena entra nel magazzino al piano terra e nota i pezzi di design: «Cosa ci fanno qui queste sedie, che sembrano costare un mucchio di soldi?», dice Cugusi davanti ai membri della commissione e all’assessore Susanna Orrù. Cugusi è chiaro: «Chiedo di sapere la provenienza di queste sedie, e vorrei anche capire anche di chi sono e quando sono state acquistate». La targhetta dell’inventario con il logo del Comune non compare sulle gambe di ogni pezzo. Anche il presidente della commissione Fabrizio Rodin, vice capogruppo del Pd, vuole vederci chiaro: «Mi colpisce che siano ammassate qui e inutilizzate. Il patrimonio comunale è tanto e vasto, proprio per questo non può essere sprecato», afferma Rodin, ricordando che «sopratutto in un periodo di crisi come questo, tutto ciò che è del patrimonio pubblico deve essere sfruttato in modo ottimale». Eugenia Maxia, presidente dell’Alfa - beto del mondo, chiarisce che «siamo arrivati qui un anno fa, non abbiamo spostato nessun arredo, in quel magazzino non ho mai messo piede. Ci occupiamo dello studio di lingue e culture, anche per stranieri». ma resta da chiarire anche chi le abbia affidato in gestione gli spazi. L’assessore Orrù ha promesso di verificare la provenienza delle sedie e sapere da quanto tempo si trovino in quei locali comunali.

P. R.