Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

La polemica Veleni al tennis club per una lettera anonima

Fonte: Sardegna Quotidiano
18 febbraio 2013

 

 MONTE URPINU Accuse sulla gestione della struttura, ribatte il vicepresidente Orrù: tutto trasparente, basta con le illazioni La missiva era stata inviata al sindaco, alla Procura e ai giornali

 Solleva dubbi sulla gestione del Tennis club, punta l’indice contro la mancata trasparenza sulla gestione dei soldi versati dai soci, accende un riflettore sull’esiguità del canone annuale (21mila euro) versato al Comune per l’utilizzo degli spazi e critica il presidente Angelo Binaghi con la «lobby» che domina il mondo cagliaritano della racchetta. Quella spedita a Massimo Zedda e in Procura è una lettera anonima, firmata solo “Avv. Vari”, ma carica di veleni. E basta a sollevare un vespaio a Monte Urpinu. Tanto che il vicepresidente del Tc Cagliari, Giorgio Orrù, spedisce agli stessi destinatari una lunga risposta, per ribattere punto per punto alle accuse. Scrive Orrù, «non abbiamo modo di sapere se tale denuncia provenga da persone all'interno del Club, e quindi da soci, che peraltro avrebbero sempre avuto la facoltà di esaminare i documenti gestionali dell’associazione sia durante le periodiche assemblee oppure a semplice richiesta». La missiva anonima segnalava al sindaco che il tennis club «è in concessione alla stessa associazione dalla sua creazione ovvero dal 1958. Mai è stata fatta una gara pubblica per l'affidamento». Non solo: «Il canone annuale corrisposto al Comune per la struttura è pari a 21mila euro». Fino a marzo 2011, quando è stata prorogata la concessione per altri nove anni, nonostante la vastità degli spazi (17mila metri quadri), addirittura ammontava a poco più di 12mila. «La proroga », ribatte Orrù, «è stata condizionata, oltre dal citato aumento del canone, da un oneroso impegno assunto dalla nostra associazione non per un fantomatico ampliamento degli impianti ma per dare corso alla manutenzione straordinaria della sede sociale, dei campi a gioco e delle infrastrutture di pertinenza. Per tali lavori», continua il vicepresidente, «il nostro sodalizio ha acceso un mutuo di ben 307.000 euro e il rimborso di tale operazione finanziaria, il cui termine coincide con la data di scadenza della concessione stessa, graverà interamente sul bilancio sociale». Secondo convenzione i campi dovrebbero essere accessibili anche ai non soci. Ma questo, è l’accusa, non succede. «Talvolta accade che in assenza di richiesta essi siano occupati dagli allievi della scuola tennis», ribatte Orrù, «in questo caso, però, qualsiasi richiesta di occupazione dei campi comunali da parte di non soci viene immediatamente esaudita».