La sfida dei chioschi
di
Maurizio Bistrusso
Domenica 17 Febbraio 2013 | 00:35
Il destino dei baretti è ancora appeso ad un filo e a decidere sarà definitivamente il Comune di Cagliari. Sono giorni decisivi per il destino dei 20 chioschi che in mancanza di una proroga alle concessioni urbanistiche e privi di un'autorizzazione edilizia per strutture definite temporanee e amovibili ma che a giudizio della giunta Zedda e dei funzionari tecnici non rispettano questi requisiti rischiano di essere demoliti senza nessuna certezza per il loro futuro. Il decreto firmato dall'assessore all'urbanistica e al patrimonio della Regione,Nicola Rassu, sembrava aver risolto definitivamente i problemi che hanno impedito agli uffici tecnici del comune di avallare la richiesta di una proroga per i concessionari dei chioschi. La soddisfazione è durata solo poche ore perché a gelare l'entusiasmo dei titolari dei baretti ci hanno pensato lo stesso Francesco Sanna, che considera il provvedimento insufficiente e privo delle garanzie necessarie di tutela e che nel 2008 aveva scritto una legge che di fatto era diventata un punto di riferimento per i proprietari e i legali dei gestori dei baretti e l'assessore all'Urbanistica, Paolo Frau, che ha dichiarato che i funzionari tecnici stanno analizzando le carte nei dettagli ."Confidiamo molto sul consiglio comunale - dice Alessandro Cogoni, titolare della Sella del diavolo, storico baretto della prima fermata- ora con un atto di indirizzo e in base al provvedimento della regione ci sono le condizioni per i funzionari di firmare le autorizzazioni che ci consentano di non demolire e di riprendere l'attività dal 1 marzo. In attesa dell'approvazione definitiva del Pul è necessaria un proroga fino al 31 dicembre 2013. Una cosa è certa noi non demoliremo". La tensione è palpabile e per i gestori sono giorni difficili e l'attesa non permette di pensare positivo visto le situazioni altalenanti e spesso confuse e prive di certezze che i concessionari sono costretti a vivere dopo la tanto attesa discussione sul Pul , il piano di utilizzo del litorale, che il consiglio comunale ha approvato al fotofinish lo scorso 31 ottobre ultimo giorno utile. Stretti nella morsa di Comune, Regione e Procura, ai titolari non resta che sperare in un provvedimento di proroga."In attesa del pronunciamento degli uffici comunali - spiega Stefano Ballero, legale di nove concessionari - sull'accertamento di compatibilità paesaggistica e urbanistica, siamo in attesa in una decisione definitiva che finalmente ponga la parola fine ad una situazione davvero complessa che rischia di portare all'esasperazione tutti. Siamo fiduciosi che con l'ultimo atto della regione ci siano le condizioni che favoriscano una soluzione positiva che tuteli finalmente tutti i soggetti in causa". Negli uffici comunali circola voce che in assenza di certezze e in mancanza del Pul un'eventuale demolizione dei manufatti non darebbe nessuna garanzia per una loro immediata ricostruzione. Ma se di fatto la richiesta di compatibilità dovrebbe bloccare i possibili interventi della Procura e della Capitaneria di Porto, i bene informati ipotizzano che la prossima settimana potrebbero arrivare i sigilli nei baretti e per i gestori sarebbe la fine con la perdita delle concessioni e un nuovo processo per abusi edilizi. La prossima stagione il Poetto rischia di restare deserto e senza servizi.