Il leader del Pd
di Federica Lai
Giovedì 14 Febbraio 2013 | 19:00
"Sbiancheremo il giaguaro tutti insieme. Il popolo deve vincere e governare insieme a me. La nostra campagna elettorale è basata sullo schieramento di un grande partito popolare che è quello delle primarie".
Queste le prime parole con cui il leader del Partito Democratico Pier Luigi Bersani ha accolto le migliaia di persone che lo hanno atteso nella Sala congressi della Fiera per il suo comizio in vista delle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio. Persone di tutte le età e anche il sindaco di Cagliari Massimo Zedda presente nella sala.
Il leader del partito democratico e progressista parla subito di crisi che ha colpito soprattutto la Sardegna da cui se ne verrà fuori "con serietà e verità, non con le favole che alcuni raccontano come i 4 milioni di posti di lavoro promessi da Berlusconi, i mille euro a persona per i primi 3 anni promessi da Grillo e la moneta lombarda di Maroni".
Un comizio introdotto dallo scrittore Flavio Soriga che ha sottolineato l'importanza della legge 40 " che dovrebbe favorire gli aspiranti padri e madri portatori di talassemia", punto importante del programma del Pd. Ma anche il candidato sardo del Pd Silvio Lai che ha precisato: "Stavolta la nostra isola deve votare bene per un cambiamento che deve riguardare anche il governo regionale, perché quello attuale non da risultati".
"L'Italia giusta", questo lo slogan del Partito Democratico per queste elezioni politiche. "Non accettiamo più balle da nessuno - sottolinea Bersani riferendosi ai suoi avversari politici in particolare a Berlusconi -. Noi siamo alternativi a questo metodo e chiediamo di votare il Pd a testa alta perché in questi anni tutto quello che abbiamo promesso è stato poi realizzato e promettiamo di uscire dalla crisi con serietà e verità. La nostra coalizione con cui ci presentiamo alle elezioni è solida, saranno le altre a sfasciarsi. Siamo un partito costituito per il 40 per cento da donne".
Moralità e Lavoro: queste le parole chiave del discorso di Bersani. "Sono necessarie delle leggi che favoriscano i comportamenti degli onesti. Non è possibile che un parlamentare guadagni più di un sindaco. La nostra è una lotta contro la corruzione, il conflitto di interessi. Ma vogliamo anche il raggiungimento della parità di genere, più diritti per i figli degli immigrati. Si al cambiamento della legge 40 e alle unioni delle coppie omosessuali, più rappresentatività per i lavoratori e favorire il diritto allo studio. Il leghismo lo mandiamo a casa perché noi siamo un unico Paese".
Per quanto riguarda la Sardegna Bersani parla di problemi legati al lavoro e alla continuità territoriale e promette in caso di vittoria un tavolo per l'isola "per affrontare tutti i problemi uno per uno. Ma per questo ci vorrebbe un governo regionale in grado di dare una mano: quello attuale non lo è".
Infine Bersani, prima di risalire a bordo del suo camper con cui ha girato tutta l'Italia, ha concluso precisando che "chi voterà il Pd lo farà per vedere se riusciamo a dare un'alternativa al governo che c'è stato finora. Dopo Bersani c'è il Pd, un grande partito populista".